Blaise Pascal nasceva 400 anni fa, il filosofo del retto uso della ragione che Papa Francesco voleva 'beatificare'

Blaise Pascal nasceva 400 anni fa, il filosofo del retto uso della ragione che Papa Francesco voleva 'beatificare'
di Franca Giansoldati
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Mercoledì 14 Giugno 2023, 10:37

Il 19 giugno ricorreranno i 400 anni dalla nascita di Blaise Pascal, filosofo e scienziato, considerato tra i più eminenti sostenitori della ragione quale elemento fondamentale per strutturare la propria esistenza, ritenendosi convinto che le passioni siano elementi che generalmente impediscono all'uomo il retto uso della ragione. («Se avesse solo la ragione senza le passioni… Se avesse solo le passioni senza la ragione… Ma avendo l’una e le altre non può evitare la guerra […]; così è sempre diviso e in contraddizione con sé stesso»). Tuttavia Pascal è anche consapevole dell’inadeguatezza del pensiero puramente razionale, quando esso si trova ad affrontare le questioni come la presenza di Dio («L’ultimo passo della ragione consiste nel riconoscere che ci sono un’infinità di cose che la superano. È ben debole se non lo riconosce. Se le stesse cose naturali la superano, che dire di quelle soprannaturali?»

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Un aspetto, quest'ultimo che fece dire a Papa Francesco, durante un colloquio con Eugenio Scalfari, che Pascal proprio per essere stato un esempio e una grande fonte di ispirazione spirituale per il mondo d’oggi dovrebbe essere beatificato.

Un giudizio positivo che fu accolto nella Chiesa con un certo scetticismo al punto che dovettero intervenire i Gesuiti della Civiltà Cattolica a gettare acqua sul fuoco delle polemiche ricordando, tuttavia, che l’esame critico dei manoscritti di Pascal, intrapreso da oltre cinquant’anni, ne ha rinnovato profondamente l’interpretazione.

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Pascal nasce a Clermont-Ferrand, in Francia, il 19 giugno del 1623. Perde la madre all’età di tre anni e cresce con il padre Étienne e due sorelle, Gilberte e Jacqueline. Già da giovanissimo Pascal mostra straordinarie doti intellettuali, specialmente in campo matematico. A soli 16 anni, compone un trattato di geometria, che è andato perduto.  Quando il padre viene inviato nell’alta Normandia, a lavorare come esattore delle tasse, il giovane, per aiutarlo, inventa la prima macchina calcolatrice, la “pascalina”. Nel 1646 avviene la cosiddetta prima conversione di Pascal: il filosofo decide di rinunciare alle soddisfazioni mondane e di dedicarsi totalmente alla ricerca di Dio ed agli studi scientifici. L’anno successivo a Parigi incontra Cartesio, con cui ha scambi su temi relativi alla fisica. I pensatori a cui si sente più affine sono i cosiddetti solitari di Port-Royal, ovvero laici dediti alla meditazione e allo studio, tra cui Antoine Arnauld, Nicolas Fontaine, Jean Racine. Blaise Pascal muore a soli 39 anni, il 19 agosto del 1662.

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Pascal, secondo gli storici della Civiltà Cattolica, rifiuta le prove geometriche e naturali dell’esistenza di Dio proposte da Cartesio. L’uomo non può avere una conoscenza geometrica di Dio. Ogni conoscenza è limitata, e quindi illusoria, di fronte ai due infiniti dell’universo. La Gregoriana dedicherà al grande pensatore un convegno. 

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