Papa Giovanni Paolo II, l'amica del cuore di Wojtyla compie 100 anni, la psichiatra Wanda Poltawska lo accudì fino all'ultimo

Papa Giovanni Paolo II, l'amica del cuore di Wojtyla compie 100 anni, la psichiatra Wanda Poltawska lo accudì fino all'ultimo
di Franca Giansoldati
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Mercoledì 3 Novembre 2021, 16:03

Città del Vaticano – L'amica del cuore di Papa Wojtyla, la psichiatra polacca Wanda Poltawska, compie 100 anni. E' stata la sua amica più fidata oltre che straordinaria collaboratrice fin da quando Wojtyla era assistente dei giovani universitari a Cracovia. Lavorò a lungo con lui nel settore della famiglia nella diocesi polacca. La loro collaborazione  non terminò nemmeno quando Wojtyla divenne Papa, tanto che Wanda venne nominata consulente in tre dicasteri vaticani della Famiglia, della Sanità e della Bioetica.

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L'amica del cuore di Wojtyla compie 100 anni

Wanda ebbe una vita segnata dall'orrore del campo di concentramento.

Dal quinquennio trascorso nel lager ne uscì trasformata nel corpo e nell’anima. Tornando a casa, riprese gli studi, si laureò in medicina, si specializzò in psichiatria. Chi la conosce afferma che non ha mai amato parlare di quanto aveva sofferto anche se però volle trascrivere in un quaderno i suoi ricordi affinchè non andassero perduti. Parte di quelle memorie diventeranno un libro intitolato «Ravenshrúck. Ho paura anche dei sogni». 

«La sua e' stata una vita dedicata alla vita, fin da quando ha assistito, sgomenta, alla scena di un neonato gettato vivo nel forno crematorio del lager di Ravensbruck da un soldato tedesco. Quel giorno si e' fatta la solenne promessa che, se fosse uscita viva da quell'inferno, avrebbe per sempre combattuto in difesa della vita, solo perche' essa viene da Dio» spiega Tomasz Lubas, sacerdote polacco, in un articolo su Famiglia Cristiana.

Uscita viva dal lager di Ravensbruck e dagli esperimenti sul suo corpo, «Wanda, per capire cosa aveva vissuto, ha preferito affrontare il tema della sofferenza ponendosi la domanda: chi e' davvero l'uomo? Gli studi di medicina, che le hanno aperto le porte alla professione medica, non le hanno dato una risposta soddisfacente. Questa, come sovente accade, e' arrivata invece a sorpresa nel tempo in cui il giovane sacerdote Karol Wojtyla si occupava della pastorale sanitaria della Facolta' di medicina». 

Chi è la psichiatra polacca Wanda Poltawska

Wanda ha assistito Giovanni Paolo II per tutto il pontificato e anche negli ultimi momenti di vita. Si diceva che lei stessa avesse le chiavi dell'appartamento pontificio. Il legame con Giovanni Paolo II era fortissimo e spirituale. 

Per lei, malata di tumore, il futuro Papa chiese la preghiera di intercessione di Padre Pio e Wandà guarì lasciando di stucco i medici che la avevano in cura. Un miracolo.

Quattro giorni dopo la sua elezione a pontefice Karol scrisse alla Poltawska: «Dio ha deciso tutto quello di cui qualche volta abbiamo parlato. Tu stessa l’hai detto un giorno dopo la morte di Paolo VI ed è diventato realtà. Dovresti capire che in tutto questo penso a te. (...) Desidero continuare a camminare con te, giorno dopo giorno (...) Da quando seppi della tua vicenda nel lager di Ravensbruch, è cresciuto nel profondo di me stesso questo pensiero: 'Che Dio ha dato te a me con il compito che io devo bilanciare in tutto ciò che hai sofferto in quel lager'. E ho pensato che hai sofferto anche per me. A me, Dio ha risparmiato quella prova. Perché tu eri là (...) La Grazia del Signore è più forte della nostra debolezza».

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