Virus, le ultime decisioni sulle scuole
In Umbria diventano 31 i comuni in zona rossa

Virus, le ultime decisioni sulle scuole In Umbria diventano 31 i comuni in zona rossa
di Luca Benedetti e Giovanni Camirri
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Lunedì 1 Febbraio 2021, 08:01 - Ultimo aggiornamento: 08:03

PERUGIA L’ultima comunicazione nella chat dei sindaci arriva alle 18, è del presidente dell’Anci, il sindaco di Deruta Michele Toniaccini e getta una luce più chiara sul caso dei Comuni a rischio rosso che stanno prendendo le ordinanze anti contagio. Fa chiarezza dopo un’altra domenica in cui i Comuni sono rimasti in attesa di capire come muoversi sulle scuole.
C’è chi chiude da oggi per tutta la settimana: Bevagna, Fratta Todina e Torgiano. Tutti gli altri Comuni rimandano a oggi. Ma si allarga la platea di quelli rossi: salgono a 31 ed entrano in lista Giano dell’Umbria e Montegabbione.
La partita sulle scuole si chiuderà così: gli uffici di Igiene e sanità pubblica di riferimento territoriale invieranno in via ufficiale a ciascun sindaco dei Comuni con più di 200 positivi ogni centomila abitanti, «una proposta di emissione di un provvedimento ordinativo contingibile ed urgente finalizzato all’adozione delle misure di contenimento della diffusione del Covid-19». 
Ci sarà una sorta di deroga, come ha detto il dg della Sanità Claudio Dario in una comunicazione con lo stesso Toniaccini, che per i Comuni al di sotto di 5.000 abitanti, considerata la verosimile bassa numerosità dei casi, «sarà effettuata un’analisi di contesto con evidenza delle specifiche misure di gestione della situazione epidemica da condividere con il sindaco». È quello che avevano chiesto i sindaci e che ha confermato, nel corso della giornata la Regione. Palazzo Donini, spiega: «La metodologia adottata dalla Regione Umbria, di cui sono stati messi a conoscenza sia il ministro della Salute Speranza sia il Prefetto di Perugia Gradone, si è resa necessaria proprio per l’andamento difforme del contagio da comune a comune. Difformità che non permette un’ordinanza unica regionale, ma che necessita di specifiche decisioni territoriali, fermo restando, come detto, il pieno supporto della Sanità e della Regione».
In mattina area era arrivato ai sindaci, inviato dal commissario all’emergenza Massimo D’Angelo e il dg della Salute, Claudio Dario, le considerazioni del Comitato tecnico scientifico sulla condizione del virus in Umbria e sulle scelte da fare:
«Il Cts, preso atto dell’analisi del Ne(Nucleo epidemiologico), ha approvato l’informativa inviata alla Presidente con alcune precisazioni. Nell’informativa approvata dal CTS, oltre a ribadire le raccomandazioni sulle misure di prevenzione verso la popolazione, è stato confermato quanto già affermato nella seduta del 22 gennaio 2021 circa la necessità di intervenire con le misure di mitigazione all’aumentare del livello di rischio. Fra le misure individuate è stata proposta anche l’inibizione delle attività didattiche in presenza per le scuole primarie e secondarie di I grado, qualora si evidenzi un numero pari o superiore ai 200 casi su 100.000 abitanti...». Tre pagine chiave che unite ai dati degli uffici di Igiene e Sanità pubblica faranno stilare le ordinanze. La soluzione che è sul tavolo parla di una chiusura dalla Primaria alle Superiori. Tutti in Dad fino al 12 anche se, per esempio, dall’area del Trasimeno si ipotizzava uno stop stile zona rossa, cioè in presenza fino alla prima Media e poi tutte lezioni on line.
Ma la situazione è in evoluzione. Ieri sera, qualche minuto prima delle 22, con le famiglie in attesa e alle prese con tanti dubbi, sono state informate, prima di andare a dormire, dal sindaco di Foligno, Stefano Zuccarini, sul profilo Facebook suo e dell’Ente che chiuderà anche i Nidi. A Foligno zone rosse: le scale del Duomo, piazzetta Beata Angela, piazza Piermarini e piazza Matteotti.

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