La stagione si aprirà domani con le "Tetrascrizioni" di Tetraktis Percussioni, che proporranno brani del repertorio classico e contemporaneo riletti e rivoluzionati per un ensemble di sole percussioni. Il 23 marzo sarà protagonista il musicattore Luigi Maio che proporrà "In viaggio con Rossini e Paganini": per mezzo di abili parodie musicali andrà in scena un’esilarante beffa teatral-cameristica da cui affiorano aspetti didattici e biografico-artistici inediti del compositore marchigiano e del violinista genovese. Il 1 marzo sarà la volta della rivoluzione in musica di Brahms e Schönberg con un ospite d'eccezione come Francesco Fiore, dal 1991 prima viola dell’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma e già con lo stesso ruolo anche nell’Orchestra Filarmonica del Teatro alla Scala di Milano, nell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e nell’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI di Torino. Con lui sul palco il Quartetto Ascanio e il violoncellista Andrea Nocerino. Il 15 marzo spazio a "rEEvolution", l'omaggio de Gli Insensati e del pianista Matteo Gobbini a Beethoven. Il 29 marzo in programma "Suite dreams", performance per violoncello, voce e danza della violoncellista Naomi Berrill con le ballerine Linda Pierucci e Noemi Biancotti.
Idee musicali è un progetto culturale innovativo, ma anche «un’eccellenza che vogliamo valorizzare» ha affermato il sindaco di Castiglione Matteo Burico, in conferenza stampa; «l’obiettivo è che negli anni questo festival sia potenziato, abbia più risorse e coinvolga più persone. Per noi coltivare le nostre eccellenze è un grande punto di partenza: se crescete voi, cresce anche Castiglione del Lago» ha aggiunto. «Siamo tre musicisti cresciuti in questa scuola - hanno invece dichiarato "Gli Insensati" - che oggi ospita i nostri eventi, e in questi luoghi, sui quali oggi vogliamo investire energie in prima persona, anche come forma di restituzione a un territorio che ci ha dato tanto». Ognuno di noi ha oggi la sua carriera da musicista e da docente, ma crediamo fortemente che questo luogo e in special modo questa Sala della musica possano e debbano diventare un polo culturale d’eccellenza del
comprensorio del Trasimeno e dell’Umbria in generale. Rivoluzionario è in fondo anche come vediamo il nostro progetto – proseguono i musicisti – così aperto alle contaminazioni artistiche più diverse, con fiducia nel valore profondo dell'arte e con la speranza che diventi davvero un momento fondante per la collettività tutta, per una sempre maggiore vitalità culturale e artistica del territorio».
© RIPRODUZIONE RISERVATA