Umbria zona rossa, altri 12 morti: ecco i comuni dove i contagi sono in maggior crescita

Umbria zona rossa, altri 12 morti: ecco i comuni dove i contagi sono in maggior crescita
di Fabio Nucci
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Giovedì 11 Febbraio 2021, 08:30 - Ultimo aggiornamento: 16:36

PERUGIA Continua la risalita della curva epidemica, sostenuta da altri 415 nuovi casi scoperti tra martedì e mercoledì, terzo dato più alto del 2021. La media mobile, calcolata sui sette giorni, parla di 361,3 casi giornalieri con una lieve riduzione rispetto al giorno precedente, ma rispetto alla settimana precedente i contagi sono saliti del 20%. Sul versante ospedaliero, si registra una giornata di relativa tregua, coi ricoveri ordinari in calo e un degente in più in terapia intensiva, ma con un nuovo record di assistiti in rianimazione: 80. A livello territoriale, il virus è diffuso in 84 comuni e in 17, gli attualmente positivi superano quota cento.
Anche se con un andamento non esponenziale, il trend dei contagi continua a crescere e il numero dei casi attivi, tornati da due giorni sopra 7mila (7.397 ieri), riporta alla situazione di inizio dicembre, con oltre 2.500 casi settimanali. Dato quest’ultimo che sembra preludere a una timida stabilizzazione, seppur a un livello di contagi elevato, tutta da verificare nei prossimi giorni. Intanto, il totale dei casi certificati dall’inizio dell’epidemia si avvicina a 40mila e l’incidenza cumulativa ha ormai superato il dato medio nazionale, con 4.483 casi ogni 100mila residenti (4.384 in Italia). Anche il trend settimanale delle nuove infezioni da tre settimane ormai ha assunto un andamento opposto a quello del resto del Paese, con 3.358 casi sui 14 giorni (+38%), 527 ogni 100mila abitanti, il doppio rispetto a quanto accade in Italia (-8,2%).

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Le nuove diagnosi sono state scoperte a fronte di un’attività di screening, sorveglianza e tracciamento che resta elevata, con 1.653 casi testati nell’ultima giornata, 9.246 l’ultima settimana in crescita del 9%. Sale anche l’incidenza dei positivi che rispetto alla settimana 28 gennaio-3 febbraio è passata dal 24,9 al 27,3%. Quanto ai tamponi, nell’ultima giornata ne sono stati effettuati 9.064, 4.699 processati con test molecolare, 4.365 con antigenico. Il tasso di positività dei primi è dell’8,8% in calo rispetto al giorno precedente (10%) e anche la media mobile è in ribasso (9,7%). Considerando tutti i tamponi, l’incidenza dei nuovi casi è del 4,5%, sotto il dato medio settimanale, pari al 4,7%. A proposito di tracciamento e contact tracing, rispetto a un mese fa il numero delle persone in osservazione (costrette alla quarantena in quanto venute a contatto con positivi e in attesa di tampone negativo) è raddoppiato, passando da 1.646 (9 gennaio) a 3.356 soggetti isolati da negativi.
Resta elevata la pressione sugli ospedali anche se nell’ultima giornata c’è stata una riduzione tra i ricoveri ordinari, passati da 434 a 426. È infatti stato segnalato un degente in più in rianimazione, dove si sono registrati 10 ingressi giornalieri, col totale salito a 80 e la percentuale di occupazione dei posti letto ora al 62%. Si tratta del numero più alto da quando tale dato è disponibile e anche gli ingressi settimanali segnano un altro record: 44 pazienti che hanno avuto bisogno di essere intubati. Sull’andamento delle intensive incide anche il numero dei decessi che per la quarta volta negli ultimi dieci giorni è superiore a 10. Sono 12 gli ultimi casi letali: 4 pazienti abitavano a Perugia, 2 a Marsciano, gli altri ad Assisi, Montefalco, Terni, Torgiano, Calvi dell’Umbria e Fratta Todina. In queste ultime due città si tratta del secondo decesso Covid in assoluto.
Con 6.758 positivi distribuiti in 84 comuni (639 sono di “fuori regione”) il virus resta diffuso nel territorio con l’incidenza di casi attivi per 100mila abitanti sopra 200 in 71 comuni.

Ieri 110 nuovi casi a Perugia, 35 a Foligno, 32 a Città di Castello, 19 a San Giustino dove nell’ultima settimana si è registrata una vera escalation, con 74 nuovi contagi e un peso sulla popolazione tra i più elevati, insieme a Tuoro, Bastia Umbra, Marsciano e Giano dell’Umbria. Negli ultimi sette giorni, tuttavia, zero nuovi casi in 20 città.

 

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