Mamma negazionista obbliga alla quarantena un'intera classe

Mamma negazionista obbliga alla quarantena un'intera classe
di Egle Priolo
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Lunedì 24 Maggio 2021, 07:20

PERUGIA - Un'intera classe in isolamento non per il caso positivo riscontrato ma per la posizione negazionista di una famiglia che non ha fatto fare il primo tampone di controllo al proprio figlio.

È quello successo a una quinta elementare di Spoleto, che oggi non potrà rientrare in classe, come previsto dalla Usl Umbria 2, perché uno studente non ha effettuato ieri mattina il tampone organizzato per alunni e docenti, pare, per le idee della mamma. Che non crederebbe al virus e quindi sarebbe contraria anche a tutte le normative, le restrizioni e gli accorgimenti previsti, mascherine in aula comprese.
Una situazione per cui la Asl domenica pomeriggio ha comunicato a tutti gli altri genitori che i bambini oggi non sarebbero rientrati in classe perché il rifiuto al tampone – e quindi una eventuale negatività non accertata – è equiparato nel dubbio a un caso positivo. Quindi isolamento per tutti gli studenti fino al controllo del 29 maggio. «Un'intera classe ostaggio di una famiglia», si sono lamentati ieri gli altri genitori, con la tristezza anche per i figli che avrebbero perso saggi e gare sportive per la quarantena, alla fine di un anno scolastico già pesante tra chiusure e didattica a distanza. Ma in serata sembra che la pressione sulla mamma negazionista sia stata tale che lo studente sarà sottoposto oggi al tampone, facendo comunque perdere, nella migliore delle ipotesi, un giorno di scuola a tutti gli altri.

LE VACCINAZIONI
Sul fronte vaccini anti Covid, intanto sono iniziate oggi in Umbria le preadesioni per la fascia di età 40-49. Dal sito https://vaccinocovid.regione.umbria.it/ sarà possibile effettuare la propria adesione alla campagna vaccinale, che poi sarà perfezionata con la prenotazione tramite sms appena saranno disponibili le dosi. E sempre da oggi, invece, sono al via le prenotazioni per i cinquantenni (50-59 anni). In base ai dati forniti dal governo aggiornati a ieri sera, in Umbria sono state somministrate 455.938 dosi sulle 489.365 consegnate, pari al 93,2 per cento, una percentuale che pone la regione tra le prime dieci d'Italia.
Secondo i numeri forniti dalla Regione, sabato sono state somministrate circa 7mila dosi, di cui più o meno 2.500 ai sessantenni. Sono state 911 le prime dosi inoculate, con 1.582 richiami di altre categorie), tra cui i docenti che – in totale - hanno ricevuto in tutti 2.633 richiami con il vaccino AstraZeneca.

Proprio analizzando i dati dei docenti, attualmente, il 70 per cento della categoria ha ricevuto la prima dose, mentre il 40 per cento ha ottenuto la copertura del ciclo completo. Tra le altre categorie, da segnalare il 92,3 per cento degli operatori sanitari che hanno avuto la prima dose, mentre il 78,5 risulta immunizzato anche con il richiamo. Completate ormai le prime dosi agli over 80, mentre i settantenni sono adesso all'83 per cento. Novanta per cento l'immunizzazione che è stata accertata delle Rsa. Con le scorte che adesso sono ridotte a poco più di 30mila, ma domani ne arriveranno 5.100 di Moderna e 4.300 di AstraZeneca.

I NUMERI
Per quanto riguarda i contagi, invece, tornano sotto quota 2mila gli attualmente positivi al Covid (1.967, 63 in meno di sabato). Nell'ultimo giorno sono stati registrati 40 nuovi positivi, con 102 guariti e purtroppo un altro morto per il virus, un paziente di Foligno, che porta il totale delle vittime della pandemia a 1.389. In base ai dati aggiornati a ieri, sono stati analizzati 1.890 tamponi e 3.077 test antigenici, con un tasso di positività dello 0,8 per cento sul totale (0,6 sabato) e del 2,1 sui soli molecolari (era 1,9). I ricoverati negli ospedali nei reparti ordinari sono 91 (uno in meno) e 13 (uno in più) nelle terapie intensive. Ragionando su questi numeri e studiando la curva dell'epidemia globale (secondo la media mobile giornaliera calcolata sulla settimana precedente) si nota la svolta nei giorni scorsi con una discesa più rapida dei contagi. Ieri i casi settimanali sono tornati sotto 300 (297), come il 4 ottobre, mentre gli attualmente positivi sono gli stessi del 16 ottobre, con un ritardo di 12 giorni rispetto all'altro indicatore: questo dimostra le vischiosità nella guarigione causate dalle varianti. Per concludere, l'incidenza settimanale è stabile intorno a 33, in lieve risalita però in provincia di Terni (sabato 11 casi a Terni città), dove resta inferiore però (27) rispetto al Perugino (34). Numeri, comunque, che ci avvicinano sempre più alla zona bianca, attesa per il 7 giugno.

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