Spoleto, rapinarono due studenti: arrestati altri quattro giovanissimi

Il primo, tuttora in carcere, finì in manette poco dopo il colpo. C’è un sesto giovane indagato

Spoleto, rapinarono due studenti: arrestati altri quattro giovanissimi
di Ilaria Bosi
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Domenica 4 Febbraio 2024, 07:00 - Ultimo aggiornamento: 09:38

SPOLETO Hanno un’età compresa tra i 18 e i 21 anni i quattro
giovani ritenuti responsabili della rapina aggravata e
delle lesioni ai danni di due ragazzini (uno minorenne e
l’altro appena maggiorenne) avvenuta il 22 settembre
scorso nella zona del Giro della Rocca. Una quinta
persona era stata arrestata nell’immediatezza del fatto e
si trova tuttora detenuta nel carcere di Spoleto, mentre
una sesta, considerata compartecipe morale ai fatti
contestati, è indagata a piede libero. Per i quattro
giovani rapinatori, al termine degli indagini condotte
dalla polizia, sono scattati gli arresti domiciliari, con
controllo attraverso il braccialetto elettronico.
IL FATTO
Era un venerdì pomeriggio quando le due vittime, entrambe
ospiti di un convitto della città, raggiunsero una
pattuglia della Polizia Locale e raccontarono di essere
state accerchiate, picchiate e rapinate da un commando di
almeno cinque persone. Il gruppo più numeroso, secondo
quanto emerso, avrebbe avvicinato i due ragazzini con un
pretesto, per poi sorprenderli con calci e pugni, fino a
rapinarli. A una di loro venne sfilata una catenina e
sottratto il borsello, l’altro fu addirittura denudato e
rapinato della felpa griffata che aveva indosso e del
cellulare. Subito scattarono le ricerche, gli agenti del
commissariato arrivarono in supporto della Polizia Locale
e uno dei componenti del commando venne arrestato poco
lontano dal luogo del misfatto.
LE INDAGINI
Il fatto non si è certo chiuso con l’arresto del primo
sospettato, un pluripregiudicato di origini albanesi
residente nel Ternano. Le attività di accertamento sono
infatti proseguite negli uffici del locale commissariato,
sotto il costante coordinamento della Procura della
Repubblica (titolare del fascicolo il sostituto
procuratore Alessandro Tana). Gli investigatori, guidati
dalla dottoressa Antonella Fuga Paglialunga, hanno
incrociato dati, raccolto testimonianze, passato al
setaccio numerose immagini di alcuni circuiti di
videosorveglianza privata, controllato i passaggi nella
stazione ferroviaria e in altri luoghi considerati
strategici. È stato al termine di una meticolosa attività
investigativa che il cerchio si è stretto intorno ai
nuovi indagati, destinatari delle  ordinanze di custodia
cautelare firmate dal giudice per le indagini preliminari
del Tribunale di Spoleto. Prima che scattassero le misure, la polizia ha effettuato diverse perquisizioni
nelle abitazioni degli indagati: un’attività che ha
consentito di rinvenire e sequestrare anche la felpa
sottratta a una delle vittime e gli abiti utilizzati da
alcuni degli indagati durante la rapina contestata. Gli
accertamenti proseguono, anche per capire se possano
esserci collegamenti con altri episodi, dalle modalità
analoghe, registrati a Spoleto (tra cui un paio di scippi
tra via Brignone e via Monterone) e in altri parti
dell’Umbria.
L’IDENTIKIT
Il gruppo finito al centro dell’attività investigativa è
composto in larga parte da giovani residenti nel Ternano,
ma tra loro ce n’è anche uno di origini campane. Vivono
tutti i famiglia, ma considerata la giovane età hanno già
un curriculum pesante, fatto di diversi precedenti di
polizia. Ad unire il commando, che si sposterebbe
prevalentemente in treno, anche la passione per la musica
trap e, in particolare, per il trapper Baby Gang,
arrestato anche di recente, che nei suoi testi inneggia
alla violenza contro le forze dell’ordine ed è finito più
volte nei guai anche per rapine violente ai danni di
passanti.

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