Macchinette taroccate al bar,
maxi sequestro di videopoker

Macchinette taroccate al bar, maxi sequestro di videopoker
2 Minuti di Lettura
Lunedì 30 Dicembre 2013, 09:51 - Ultimo aggiornamento: 12:17
CITTA' DI CASTELLO - Maxi sequestro di videopoker da parte della guardia di finanza: trovate 18 macchinette irregolari.



Nell’ambito di mirati interventi disposti dal comando provinciale, diretto dal colonnello Vincenzo Tuzi, per contrastare il fenomeno degli illeciti perpetrati nel settore dei giochi da intrattenimento e da divertimento, i finanzieri della tenenza di Città di Castello hanno effettuato un controllo in una sala giochi dell’Alta Valle del Tevere.



Il complesso intervento delle fiamme gialle, visto l’alto numero di apparecchi presenti all’interno della sala, ha comportato l’ausilio di funzionari dei Monopoli di Stato di Perugia muniti di speciali attrezzature per monitorare l’andamento dei flussi di gestione dei contatori e dei dati in tempo reale di tutte le New Slot di ultima generazione installate nel locale.



Nonostante la regolare connessione alla rete telematica e la trasmissione dei dati relativi alle giocate effettuate al concessionario di rete, da un attento e capillare controllo effettuato all’interno degli apparecchi venivano riscontrate delle manomissioni sui sistemi anti-effrazione delle schede elettroniche. In pratica era possibile avere accesso alle schede elettroniche, da parte del gestore degli apparecchi o dell’esercente sala giochi, senza provocarne il blocco immediato e la segnalazione ai monopoli di stato, così come previsto dalla normativa di settore.



Al momento sono state contestate solo irregolarità amministrative sui 18 apparecchi che sono stati sottoposti immediatamente a sequestro amministrativo per la successiva confisca. Inoltre, sono state sequestrate anche le somme di denaro contenute negli apparecchi, per un totale di circa 13.000 euro. La sanzione amministrativa comminata al gestore ammonta a 72.000 euro.



«Non si escludono ulteriori accertamenti e sviluppi dell’operazione tesi ad individuare nelle slot machine sequestrate l’applicazione nei contatori di un chip o filtro che ne potrebbe condizionare il prelievo fiscale, cosiddetto "Preu", inviando alla rete telematica dei monopoli di stato i dati "ritoccati" al ribasso» fanno sapere dal comando provinciale delle fiamme gialle.
© RIPRODUZIONE RISERVATA