Addio al dottor Casciola, pioniere della Chirurgia Laparoscopica e Robotica

Luciano Casciola
di Ilaria Bosi
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Giovedì 16 Dicembre 2021, 18:06 - Ultimo aggiornamento: 17 Dicembre, 16:37

SPOLETO - Pioniere della laparoscopia, brillante chirurgo, il suo nome resterà sempre legato alla Scuola di Chirurgica Robotica fondata proprio all’ospedale di Spoleto. Se ne è andato ieri, all’età di 73 anni, il dottor Luciano Casciola, trevano doc ma spoletino d'adozione. Malato da tempo, il dottor Casciola è stata una figura di grande spessore nel suo settore e ha portato l’ospedale di Spoleto ai più alti livelli di visibilità mondiale. Nel febbraio del 1991, nella veste di primario del Pronto Soccorso, effettuò al San Matteo la prima colicistectomia video laparoscopica, con l’esportazione dei calcoli biliari attraverso l’ombelico. Una tecnica rivoluzionaria, per l’epoca, cui è seguita la fondazione della Scuola di Robotica. Fu proprio Casciola a volere fortemente il robot – acquistato dalle banche locali - che tanto ha qualificato l’ospedale di Spoleto e che ha sfornato alcuni tra i migliori chirurghi del settore, due dei quali, il dottor Graziano Ceccarelli e il dottor Alberto Patriti, sono attualmente primari a Foligno e nell’ospedale Marche Nord, a Pesaro. Tanti gli attestati di vicinanza che stanno giungendo alla famiglia Casciola, alla moglie Giuliana e alle figlie, Giulia e Grazia.

IL COMUNE DI SPOLETO

«È difficile sintetizzare quello che il professor Luciano Casciola ha rappresentato per la sanità in generale e per il nostro ospedale in particolare. È difficile perché la notizia della sua scomparsa ci rattrista e priva tutti noi di un grande uomo e di un professionista esemplare». Così il sindaco Andrea Sisti esprime il cordoglio dell’amministrazione comunale per la scomparsa del professore Luciano Casciola, chirurgo di fama internazionale e per molti anni direttore della struttura complessa di chirurgia generale dell’ospedale San Matteo di Spoleto. «Il professor Casciola è stato un professionista appassionato, competente, straordinariamente innovativo, non egoista, capace di fare squadra, di trasmettere agli altri, a quanti hanno lavorato e collaborato con lui nel corso della sua brillante e onorata carriera, il sapere e la conoscenza di cui era depositario. Grazie alle sue eccezionali capacità nell’ambito della chirurgia robotica applicata alla chirurgia oncologica, ha fatto sì che il San Matteo degli Infermi diventasse un ospedale all’avanguardia nel panorama nazionale, un riferimento importante e imprescindibile.

Questo patrimonio di umanità, di amore per il paziente, di dedizione per la professione medica non dobbiamo disperderlo. Abbiamo il dovere come comunità di profondere ogni sforzo affinché tutto questo, il percorso professionale e di vita del professor Luciano Casciola, che è un pezzo importante anche della storia della sanità in questa città, sia un esempio, uno stimolo e una forza per ciascuno di noi. A nome dell’amministrazione comunale e della città di Spoleto porgo alla famiglia le più sentite condoglianze».

IL COMUNE DI TREVI

«L’Amministrazione Comunale di Trevi esprime alla famiglia del dottor Casciola le più sincere e sentite condoglianze per la dolorosa scomparsa di Luciano. Cittadino illustre di Trevi che con la sua professionalità e dedizione verso il prossimo ha portato cure e sollievo a migliaia di persone. Come Sindaco ricordo il suo impegno politico come Consigliere e dal punto di vista umano la sua disponibilità, affabilità, tenacia e volontà espresse poi nel guardare al futuro sperimentando nuove metodologie chirurgiche, rendendo l’Ospedale di Spoleto un polo di eccellenza della chirurgia. Trevi oggi piange un cittadino che ha saputo mantenere quella tradizione di medici trevani che negli anni hanno espresso i più alti valori professionali». Lo ha detto il sindaco di Trevi, Bernardino Sperandio.

LA ASL 2

«Ci ha lasciato il professor Luciano Casciola, chirurgo di fama mondiale ed uno dei padri della tecnologia robotica agli albori del nuovo millennio. Primario per tanti anni all'ospedale di Spoleto, docente di chiara fama e vicepresidente mondiale della società internazionale di chirurgia robotica, la direzione strategica dell'Azienda Usl Umbria 2, nell'esprimere profondo cordoglio per la scomparsa del luminare, rivolge un pensiero ai familiari, agli amici e ai tanti colleghi che in 35 anni di attività hanno apprezzato le sue grandi qualità professionali e umane. Se ne va un pezzo di storia importante della medicina ma il suo apporto, il patrimonio di esperienza e i risultati conseguiti  rimarranno per sempre vivi nella città di Spoleto e nella sanità regionale».

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