Super banda della cocaina, i lamenti di un indagato: «Con tutte queste auto intestate mi tolgono il reddito di cittadinanza...»

Super banda della cocaina, i lamenti di un indagato: «Con tutte queste auto intestate mi tolgono il reddito di cittadinanza...»
di Enzo Beretta
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Mercoledì 14 Dicembre 2022, 11:15 - Ultimo aggiornamento: 11:18

PERUGIA - C’è una donna, nell’inchiesta antidroga della polizia, ad avere un ruolo centrale: è l’ex fidanzata di uno degli indagati, la quale nell’aprile 2020, vale a dire pochi giorni dopo un sequestro di marijuana, vuota il sacco contro il gruppo di cui fa parte «l’uomo che aveva già denunciato per una serie di presunti maltrattamenti». Si legge nell’ordinanza: «Indicava un’abitazione di Foligno come la base di un’organizzazione criminale composta da albanesi e dedita a traffici di stupefacenti in tutta Italia». Lei descriveva i ruoli dei singoli elementi, specificando il «promotore con funzioni organizzative e direttive», quello che «preparava le dosi», chi «trasportava la droga» da una città all’altra.

Nell’ordinanza di custodia cautelare ci sono anche note di colore.

La prima è legata alle pistole sequestrate dalla squadra mobile che il gruppo non trova più nella boscaglia. Durante le ricerche vengono intercettati i dialoghi. «Questa di qui, com’è possibile che non le troviamo… oppure le lumache hanno scavato perché il tubo era vuoto, non c’era la terra, il tubo era grande così. Bisogna scavare per bene lì, la terra… domano prendo un paio di stivali». E quell’altro risponde: «Forse la terra è scivolata dalla pioggia e stanno sotto terra». C’è un episodio in cui, per evitare di dare spiegazioni a una pattuglia di carabinieri verso Spoleto, un componente della banda lancia 60 mila euro dal finestrino.

Mentre un altro indagato si lamenta: «Si lamenta del fatto che, con tutte le auto che si è intestato, gli è salito l’idee e rischia di perdere il reddito di cittadinanza»: «Lo sai che per fa’ ‘sto scherzetto de intestate le macchine l’idee mi è salito e perdo il reddito di cittadinanza..». Ma l’italiano ce l’ha anche con gli albanesi che «non lo ricompensano abbastanza per le auto e gli scooter che si è intestato. Dice che gli sono arrivate un sacco di multe e loro non gli ridanno i soldi. Ce n’è uno, in particolare, che gli deve più di mille euro per uno scooterone che gli hanno sequestrato».

Le macchine servivano per muoversi, per fare le consegne, che non si sono mai fermate neanche in tempi di lockdown: «Non ho dormito per niente...ho fatto quasi 1000 km un viaggio in Lombardia là dove non si permette di entrare e di uscire lockdown, a scappare ai neri sai com'ero ieri sera? (…) vado la di nuovo i neri. meno male che avevano una Jeep e non camminava..se avessero avuto qualche Seat mi fregavano…». E se poi, diceva uno in un altro commento spiato, le cose andavano male «in galera non ti lascia nessuno, mangi bevi come un pasha’, ai soldi per l’avvocato ci pensiamo noi!!».

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