UMBERTIDE «Con l'arrivo del commissario alla ricostruzione Guido Castelli, sabato prossimo, e del ministro per la protezione civile Nello Musumeci, giovedì 6 aprile, cominceremo i confronti istituzionali sul posto». Tocca a Enrico Melasecche, l'assessore regionale alle infrastrutture, gettare acqua sul fuocherello del dubbio che sta agitando le centinaia di sfollati di Pierantonio e Sant'Orfeto. La visita di Musumeci era stata ufficializzata di mattina dalla presidente Donatella Tesei: «Il ministro, sempre informato sulla situazione, attraverso il Dipartimento nazionale non ha fatto mancare il supporto della Protezione Civile per tutto il periodo dell'emergenza». Ma è pomeriggio, quando Melasecche fornisce la prima certezza: «Fabrizio Curcio, capo Dipartimento protezione civile, ha concluso con parere favorevole l'istruttoria per la richiesta dello stato d'emergenza e l'ha trasmessa al ministro per le valutazioni».
La relazione inviata dalla Giunta regionale aveva quantificato in 350 milioni l'importo degli interventi: 4 per l'autonoma sistemazione; 9 per beni culturali, chiese, cimiteri; 330 per la ricostruzione.
Un modo per tenere accesa la fiammella della speranza al pari del mercato settimanale, frequentato soprattutto dagli anziani che hanno difficoltà per andare a Umbertide o Ponte Pattoli, dove sono i negozi di generi alimentari più vicini. Pochi chilometri, sempre troppi per chi deve contare sulla solidarietà dei paesani, mai venuta meno. «Per quanto riguarda la prospettiva di medio e lungo periodo sono certo di tempi molto più brevi dei terremoti del 1997 e del 2016: la macchina, i regolamenti, le persone ci sono, bisogna dare mano all'inserimento nel cratere», sostiene Melasecche che prima non nasconde un «moderato ottimismo». Poi mette le cose in chiaro: «Capisco l'amarezza, lo scoramento, la disperazione, ma stiamo lavorando, per quanto mi riguarda faccio mio il motto del Vangelo “se sì è sì, se no è no”». Senza polemiche, ci mancherebbe. Non è il momento. Intanto, la quinta classe della scuola primaria “Senza zaino” di Pierantonio ieri mattina è stata in visita alla sede della Giunta regionale di Palazzo Donini. I 18 bambini sono arrivati a Perugia per scoprirne le bellezze artistiche e visitare la mostra del Perugino alla Galleria Nazionale dell'Umbria e la Perugia sotterranea. Dopo l'evento sismico - spiegano le maestre - ci ha ospitato la “Garibaldi” di Umbertide per continuare le lezioni. Dopo le vacanze di Pasqua dovrebbero tornare nelle aule ricavate alla scuola dell'infanzia di Pierantonio con i 100mila euro messi sul piatto dal Comune. I più grandicelli, quelli delle medie, resteranno alla Mavarelli-Pascoli fino al termine dell'anno scolastico. Poi si vedrà. Momenti come quelli di ieri - puntualizzano le insegnanti - sono programmati per far distrarre i bambini, ai quali è offerto anche un sostegno psicologico, cercando di metterli in contatto con l'ambiente e con l'arte.
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