Terremoto, la presidente Tesei: «Pronti a chiedere lo stato d'emergenza»

Il report con gli interventi dei vigili del fuoco
di Walter Rondoni
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Lunedì 13 Marzo 2023, 06:30 - Ultimo aggiornamento: 08:28

UMBERTIDE Al lavoro sul campo, per dare assistenza alla gente di Pierantonio duramente colpita dalle scosse telluriche di giovedì, e negli uffici regionali per formalizzare la richiesta dello stato di emergenza. «Stiamo cercando di fare bene ed in fretta». E' da poco passato mezzogiorno quando al Coc di via Pian di Botine la presidente Donatella Tesei arriva a portare un minimo di serenità. La sinergia scattata nelle ore del post terremoto, puntualizza «sta andando avanti, ci consente di avere al più presto una relazione dettagliata anche sulla tipologia del sisma per arrivare alla richiesta dello stato d'emergenza, cosa su cui stiamo lavorando e continueremo a lavorare». Ancora. «Esistono dei presupposti normativi, però siamo convinti che costruendo questo percorso insieme alla Protezione Civile nazionale avremo le condizioni per chiedere al governo, che per altro ci ha già dimostrato vicinanza, la dichiarazione dello stato di emergenza». Questo «per accedere ad alcune misure come il Cas, il contributo per l'autonoma sistemazione, in maniera da consentire alle persone che oggi hanno le case inagibili di trovare soluzioni alternative». Stessa preoccupazione per le attività produttive. Dopo di che, conclude Tesei, «si apriranno prospettive ulteriori perché non ci limitiamo al periodo dell'emergenza, dobbiamo accompagnare turno il percorso, stiamo studiando con il governo le soluzioni migliori affinché questo terremoto possiamo metterlo alle spalle nei tempi più brevi possibili». Rilancia l'assessore Enrico Melasecche: «Stiamo facendo salti mortali per chiudere il terremoto del 1997». Ed allora, forti di quell'esperienza, si sta vedendo «se utilizzare il provvedimento “Sisma bonus”» e «se ricorrere a strutture ricettive per allocare la gente senza ricorrere alle casette». Ed al sindaco Luca Carizia che parla di «disastro strutturale enorme», il dirigente regionale di governo del territorio, Stefano Nodessi, spiega perché: «120 scosse in un territorio di circa 20 chilometri quadrati». Ma adesso «non ci aspettiamo eventi di magnitudo superiore a cinque». Intanto, a Pierantonio, la località pù martoriata, continuano gli interventi dei vigili del fuoco. «Sono impegnate dalle 8 alle 11 squadre al giorno in sopralluoghi e recupero beni», il punto del dirigente regionale Francesco Notaro. Risultato: 359 triage totali, 266 senza apparenti criticità; 32 con criticità gravi non evitabili, 22 con pericolosità verso l'esterno in codice rosso; 61 con criticità lievi o evitabili, 27 con pericolosità verso l'esterno in codice giallo. «A Città di Castello ulteriori venti posti letto», rende noto Massimo D'Angelo, direttore regionale della sanità. «Il ministro della Protezione Civile Sebastiano Musumeci venga a Umbertide, venga a prendersi carico della situazione», chiede la vice sindaco Annalisa Mierla. Confermato che oggi riaprono le scuole a Umbertide ed a Perugia. A Sant'Orfeto 32 delle 45 persone ospitate al centro di accoglienza rientrano nelle loro abitazioni. Si lavora alla sistemazione degli alunni che frequentano le scuole inagibili di Pierantonio: le Elementari verranno spostate alla Materna che per l'allestimento resta chiusa fino al 19 marzo, le Medie alla Mavarelli-Pascoli di Umbertide.

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