Terremoto, lettera dell'arcivescovo Maffeis: «Grazie a vigili del fuoco, Protezione civile e volontari»

L'arvivescovo Ivan Maffeis e don Renzo Piccioni Pignani a Montecorona
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Domenica 12 Marzo 2023, 09:18

L'arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, Ivan Maffeis, ha scritto alla comunità diocesana esprimendo «vicinanza spirituale e solidale a quanti sono stati colpiti dal terremoto». «All'indomani del terremoto che giovedì 9 marzo ha colpito alcune comunità della nostra diocesi - si legge nel messaggio dell'arciescovo - la fase del primo soccorso, da una parte, è fatta di scale e tetti saliti per verificare la sicurezza degli edifici; dall'altra, ha il volto dell'ospitalità, allestita per offrire rifugio a quanti si sono visti costretti a lasciare la propria abitazione. Alle famiglie accolte sotto il tendone di Sant'Orfeto si aggiungono le quattro che hanno trovato una sistemazione nel nostro vecchio Seminario. Altre per paura hanno preferito passare la notte in macchina. Lungo la strada che attraversa Pierantonio - chiusa poco prima di arrivare alla chiesa - le persone guardano in silenzio le proprie case. Chi alza lo sguardo lo posa sul campanile, che le scosse hanno fatto ruotare e di cui si teme una possibile caduta. A Cenerente il danno probabilmente è ancora maggiore. Vi si aggiungono le chiese di Capocavallo, Rancolfo, Coltavolino, Prugneto, Pian d'Assino: in questi borghi il terremoto le ha rese inagibili, causandone la chiusura. In condizioni migliori appare l'Abbazia di Montecorona, per cui rimane la possibilità di celebrare nella cripta. La struttura del Villaggio Santa Caterina tutto sommato
ha retto bene; sugli ospiti pesano piuttosto le conseguenze del terremoto, in termini di timore e d'insicurezza».
«La gratitudine, oltre che ai vigili del fuoco ha adetto Maffeis in una nota dell'archidiocesi- agli uomini della Protezione civile  va agli operatori e ai volontari della Caritas, ai vicari e ai responsabili dell'Ufficio tecnico
della nostra diocesi.

Alla luce del sopralluogo effettuato da questi ultimi, lunedì potranno riaprire le scuole paritarie. In questa terza domenica di Quaresima ricordiamo nella preghiera le comunità segnate dal sisma, i loro parroci, i diaconi, gli animatori: possano sperimentare, insieme al dolore, la nostra vicinanza solidale e affrontare con coraggio, dignità e fede anche questa prova».

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