Terni, «la Ztl resta chiusa»
Il sindaco gela gli alleati

Terni, «la Ztl resta chiusa» Il sindaco gela gli alleati
di Aurora Provantini
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Domenica 13 Dicembre 2020, 18:46 - Ultimo aggiornamento: 18:50

Non c'è stato niente da fare: non è passata nessuna delle proposte di apertura temporanea della Ztl. Che resta chiusa sia per Natale, sia per l'avvio dei saldi. Erano stati i consiglieri comunali di maggioranza Lucia Dominici (Forza Italia), Michele Rossi (Terni Civica), Doriana Musacchi (Gruppo misto), Maurizio Cecconelli (Fratelli d'Italia), a chiedere che fosse adottato un provvedimento provvisorio che ne consentisse l'accesso, considerata l'eccezionalità del momento. Solo che la Lega ha detto no. Un muro di gomma che ha fatto azzuffare la maggioranza per qualche giorno. Il sindaco Latini ha anche cercato di trovare la quadra, dicendosi disposto ad anticipare la data per la revisione della Ztl in via sperimentale. «Mi sono impegnato a presentare una revisione organica e lo sto facendo annuncia Leonardo Latini - che non si fermi però alla sterile polemica Ztl si, Ztl no. Il progetto necessita di interventi tecnologici importanti che vanno nella direzione di una città più green e bella, che possa conciliare le esigenze di tutti, con aree pedonali chiuse ed altre vie aperte al transito». Per la prossima primavera potrebbero cambiare molte cose sul piano della mobilità e della fruibilità del centro cittadino. Invece sulla questione apertura temporanea per andare in soccorso dei commercianti nel periodo natalizio non cambia nulla. «Si devono mettere d'accordo i diversi gruppi politici», chiarisce Latini. E questo non è ancora avvenuto. Federico Brizi, capogruppo della Lega, spiega le ragioni del no: «Crediamo che non servano interventi estemporanei, ma soluzioni definitive alla luce di una visione di città più accogliente. Solo con progetti mirati il commercio potrà rinascere, beneficiando di tutti quegli interventi di rigenerazione urbana necessari e già programmati, che la pandemia sta solo ritardando». Anche Confcommercio è contraria a provvedimenti provvisori, ricordando che «la rivitalizzazione del commercio deve passare attraverso la definizione di un nuovo modello identitario di sviluppo della città». Lucia Dominici (FI), interviene: «L'una cosa non esclude l'altra. La nostra proposta riguardava il momento emergenziale attuale. Aprire la Ztl per favorire lo shopping nei negozi di prossimità a ridosso del Natale o per l'avvio dei saldi, sarebbe stato un segnale di vicinanza nei confronti di quei commercianti che ne hanno proprio fatto richiesta. E non avrebbe generato né caos né inquinamento, perché sarebbe stato limitato ad un tempo breve. Abbiamo fatto il massimo per individuare le soluzioni più utili ad un comparto fortemente colpito dalla pandemia». Anche Maurizio Cecconelli, ce l'ha messa tutta per trovare una sintesi, proponendo soluzioni alternative alla semplice apertura della Ztl. Michele Rossi sottolinea l'importanza di sapere intervenire quando necessario, «nell'eccezionalità del momento». «Una tempestiva e temporanea decisione amministrativa, che poi si sarebbe potuta migliorare o revocare anche in corsa, non avrebbe fatto male a nessuno. Abbiamo provato in ogni modo in questi giorni a far comprendere l'importanza dell'azione, considerata la situazione economica in cui versano molte attività, unica motivazione alla base della richiesta, con la convinzione che qualcosa doveva essere fatto». Ma la Ztl resta chiusa lo stesso.

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