Vincenzo Noceta: «Villa Morandi diventerà
un museo per ricordare mio figlio».
Lavori completati nel 2024

Vincenzo Noceta: «Villa Morandi diventerà un museo per ricordare mio figlio». Lavori completati nel 2024
di Umberto Giangiuli
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Venerdì 18 Novembre 2022, 16:09

TERNI Una villa a sbalzo sulla cascata delle Marmore. Da lì, dalla villa, si scorge una panorama mozzafiato, una finestra sul grande salto delle acque che inizia a poche centinaia di metri dalle finestre di villa Morandi.  Un pezzo di storia della Cascata che posta in vendita da un privato per circa 800 mila euro è stata acquistata da Vincenzo Noceta, un imprenditore che ha continuato l’opera del padre Torlonio allo sviluppo della frazione del lago e non solo.   All’interno della villa del Novecento di stile Liberty ci verrà un museo legato alla Cascata e ai pittori che nei decenni hanno attraversato ed immortalato la bellezza del posto e della Valnerina. Insomma un viaggio a ritroso del tempo in quella villa che, altrimenti, rischiava con gli anni il deperimento. «Il museo- spiega Vincenzo- verrà gestito da una fondazione per ricordare mio figlio (prematuramente scomparso)  in modo che rimanga per sempre vivo il suo ricordo di persona molto sensibile oltre che amante dell’arte.  Un ricordo importante- conclude Noceta- che possa anche essere di stimolo per lo sviluppo di uno dei posti più attrattivi del nostro territorio». E quando parla di territorio Vincenzo intende Piediluco e  Marmore di cui è particolarmente innamorato.  Qual è la molla che ha fatto scattare l’acquisto di questa villa su cui bisognerà investire molti soldi per la sua ristrutturazione? «Il mio pallino da collezionista di opere d’arte, in particolare di quadri di pittori itineranti che hanno immortalato nei secoli la cascata nel mondo, mi ha spinto all’acquisto.

Tra questi- conclude- anche pittori famosi, i cui quadri, possibilmente, vorremmo fossero custoditi nel nostro museo» . Quanto sarà pronto il museo di Marmore? «Prevediamo non prima del 2024. Sebbene la struttura non sta messa male servono importanti ritocchi di restauro e il tempo ci vuole - sostiene Vincenzo - oltre le tante autorizzazioni necessarie per intervenire in un struttura così delicata». Come vi rapporterete con l’altro museo Hydra ad un tiro di fucile da villa Morandi? «In perfetta collaborazione, siamo entrambi per lo sviluppo turistico e culturale del paese della Cascata». La storia dell’edificio è legata indissolubilmente a Luigi Morandi, possidente, imprenditore, uomo politico, personalità di rilievo tra ‘800 e ‘900: lo fece costruire – nel bosco (acquistato nel 1897) che costeggia l’ultimo tratto del fiume Velino prima del grande salto – per alleviare la malattia del figlio, malato di tisi, a cui i medici avevano consigliato di respirare i vapori della Cascata. Al suo interno anche un  pianoforte d’epoca, i quadri floreali, i pavimenti in cementine colorate, lo scrittoio con le antiche carte e una scacchiera  che adesso cercano  una nuova chance per tornare a vivere appieno.

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