Un San Valentino in sordina per colpa della pandemia, Terni si consola coi consigli del "folletto"

Un San Valentino in sordina per colpa della pandemia, Terni si consola coi consigli del "folletto"
di Paolo Grassi
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Venerdì 26 Febbraio 2021, 19:06 - Ultimo aggiornamento: 19:08

TERNI - Un folletto. Un personaggio che è lì a rassicurare. Nel San Valentino ternano imbavagliato dalla pandemia e dalle restrizioni, spicca l'idea di due ternani, un'insegnante di lingue e scrittrice e un artista. Da una loro chiacchierata, davanti a una colazione al bar, è venuta fuori l'idea di un personaggio uscito dal mondo delle fiabe, che con le sue parole (ovviamente, scritte) invita tutti a cercare il benessere interiore, a godere delle cose piacevoli, a prendere un buon caffè al bar nel rispetto delle norme attuali anti-covid e anche a ricordarsi di trovarsi a vivere, o a transitare, nella città del Santo dell'amore. Tratteggiato dalle matite colorate di Napo, (Mario Napoletti), parla grazie ai testi di Roberta Ronchetti. Un'installazione di 10 quadri allestita il 13 febbraio, visitabile nella galleria di corso Tacito ma con la possibilità di poterla rivedere rivolgendosi ai profili social dei due autori. «Gustavamo un latte macchiato con cuoricino di cioccolata preparato dal nostro amico Alessandro Sani – spiega Roberta Ronchetti – e, parlando, è nato lo spunto. Erano i tempi in cui l'Umbria era “gialla”. Io cercavo idee per scrivere una fiaba, Napo aveva in mente un personaggio da disegnare. Abbiamo unito le cose e pensato di lanciare l'idea per San Valentino. Anche perché mi sono accorta che, in realtà, questo folletto mi rappresenta molto». Napo, che ha un'atelier insieme alla compagna, Gladys De La Raba, pure lei nota artista, ha disegnato le tavole, in sequenza, a narrare una storia. Roberta Ronchetti le ha visionate e ha scritto («in 8 minuti, seduta sul divano di casa») i testi per dare voce al personaggio. «Il “folletto” - dicono gli autori – vive felice, insieme a una “folletta” che si vede nella storia, nelle campagne umbre. Ma vede che qualcosa è cambiato, nota persone tristi, ansiose per la situazione sanitaria ed economica e cerca nel suo cuore consigli preziosi e coraggio da infondere agli umani». Incarna la voglia di reagire, in un momento difficile. «La collaborazione – dice Napo – è nata dal benessere che ognuno desidera in questo periodo. Così, anche dalla nostra voglia di benessere, abbiamo creato la cosa, come in una forma di street-art. Invitiamo chi passa ad avere l'occhio per guardare e leggere, ma pure a ricordare». Ricordare, cosa? «Ciò che facevamo prima della pandemia, per stimolare nuove idee per quando potremo tornare come prima, per una prossima rinascita vincente».

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