Terni, sono tre i gatti sbranati dai rottweiler in fuga a Cesure: paura per una donna e il suo meticcio

Terni, sono tre i gatti sbranati dai rottweiler in fuga a Cesure: paura per una donna e il suo meticcio
di Nicoletta Gigli
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Mercoledì 6 Marzo 2024, 00:35

TERNI - Le vittime dei cani che lunedì mattina hanno scatenato il panico in via Rossini salgono a tre.

I corpi dilaniati di altri due gatti sono stati recuperati nel pomeriggio a poca distanza dal luogo in cui era stato ucciso il primo felino.

Chi abita nel quartiere che è stato tenuto sotto scacco da un rottweiler e un meticcio, scappati dal giardino di una villa in zona Valenza, ha assistito a una scena che non dimenticherà.

C’è una donna che lunedì mattina alle 7 stava portando a spasso il suo cane prima di andare al lavoro e che si è trovata faccia a faccia con uno degli animali.

E’ ancora sotto choc: «Avevo il cane al guinzaglio e ho sentito abbaiare. C’erano il rottweiler e il meticcio di grossa taglia che si accanivano contro un albero e non riuscivo a capire il motivo. Dalla pianta è caduto il gatto, letteralmente sbranato in pochi secondi. Li ho visti venire contro di me, ho preso in braccio il mio cane e ho tirato un calcio a uno dei due che mi era venuto addosso.

Poi ho iniziato a correre e per fortuna sono riuscita a rientrare a casa».

Lungo il percorso la donna incrocia il vicino di casa, che sta cercando di togliere dalla bocca del cane il suo gatto ma ormai per il felino non c’è più nulla da fare.

Chi abita lì racconta che due cani molti simili a quelli che sono stati bloccati e messi in sicurezza dai carabinieri erano in giro dalla tarda serata di domenica: «E’ quasi certo che fossero gli stessi» dice una persona che racconta di aver chiamato le forze di polizia per segnalare il pericolo dei due cani che giravano da soli con intenzioni poco pacifiche.

Quella sera, dal racconto di alcuni residenti, si aggiravano al villaggio Matteotti.

Poco prima di essere bloccati dai carabinieri con i colleghi forestali c’è stata l’incursione in un bar della zona, con i proprietari che hanno preso la scopa per cacciarli fuori dal locale.

E l’incontro di un uomo che portava a spasso il suo golden retriver e che li ha cacciati con il bastone da trekking che aveva con sé. Paura anche per un paio di giovanissimi studenti che frequentano la scuola media di via Rossini e erano già arrivati in zona.

Alle 7 e mezza, quando sono intervenuti i militari dell’arma, che hanno messo in sicurezza i due grossi cani prima di restituirli al proprietario, la vittima degli animali in fuga sembrava fosse solo una. Un gatto di nove anni che i proprietari hanno cresciuto come un figlio dopo averlo salvato quando aveva pochi giorni di vita.

Poco dopo però qualcuno nota la seconda vittima. E’ un gatto che, azzannato a morte, si trova sotto l’albero.

Non è finita qui perché qualche ora dopo, nel giardino poco distante, un uomo nota un altro gatto ormai senza vita.

Uno dei proprietari ha presentato denuncia ai carabinieri per la morte del suo felino.

«A me e al mio cane andata bene ma sono stati istanti terribili - dice la donna che è riuscita a mettersi in salvo col suo meticcio. La colpa non dei cani - aggiunge - dopo episodi del genere vanno valutati e sottoposti ad un percorso di rieducazione comportamentale».

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