Terni, Simone aggredito e ferito perché parlava con una ragazza: al setaccio le telecamere

Terni, Simone aggredito e ferito perché parlava con una ragazza: al setaccio le telecamere
di Nicoletta Gigli
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Sabato 6 Agosto 2022, 00:40 - Ultimo aggiornamento: 11:03

TERNI - Simone, 19 anni, ternano in vacanza a Gallipoli per festeggiare la maturità, sarebbe stato aggredito in modo brutale solo perché era in compagnia di una ragazza che aveva conosciuto qualche ora prima in discoteca e che “interessava” al suo aguzzino.

Le indagini sul violento pestaggio ad opera di un ragazzo che Simone non conosceva, col quale non aveva mai avuto alcun contatto, sono in mano agli investigatori pugliesi.

In queste ore la denuncia che il 19enne ternano ha presentato negli uffici di via Antiochia per lesioni gravi, è stata trasmessa alla procura di Lecce, competente per territorio. Le indagini in loco dovranno ricostruire i contorni dell’aggressione a Simone, un ragazzo conosciuto e apprezzato per il suo carattere mite e docile. L’esatto contrario di un attaccabrighe come se ne incontrano tanti.

Gli investigatori in queste ore acquisiranno le immagini girate dalle telecamere che sorvegliano la zona in cui, all’alba di venerdì scorso, è andato in scena il pestaggio.

“Stavo parlando sul muretto con la ragazza che avevo conosciuto nel locale - racconta Simone - ho sentito una strana presenza alle mie spalle, mi sono voltato e ho preso un pugno in faccia. Sono caduto e lui, anche se perdevo molto sangue dal naso, ha continuato a inferire con  tre calci”.

Per Simone, finito al pronto soccorso dell’ospedale di Gallipoli e, una volta tornato in città, al “Santa Maria” di Terni, una prognosi di 30 giorni per la frattura del naso e varie contusioni.

“In situazioni come questa, al di là della forte compromissione dell’autostima in un ragazzo così giovane, una delle correlazioni è un disturbo post traumatico da stress - dice Giulio Trivelli, presidente dell’associazione Inter Alma, sociologo, esperto in disagio giovanile e dipendenze. Si tratta di una condizione psicologica molto invalidante, che genera a questa età una serie di possibili sintomi che compromettono la qualità della vita. E che generano situazioni di ansia che aumentano in modo esponenziale, spingendo la vittima a chiudersi in casa e a isolarsi dal mondo fuori elevando una sorta di barriera difensiva”.

Trivelli non ha dubbi sul profilo dell’aggressore, che ha il fiato sul collo degli investigatori e che presto sarà interrogato: “Qualunque sia stata la relazione tra la ragazza che il 19enne aveva conosciuto poco prima del pestaggio in discoteca e l’aggressore, quest’ultimo non ha sopportato l’idea del rifiuto. Ci troviamo di fronte alla consueta abitudine in cui c’è tolleranza zero di fronte a una frustrazione.

Se non otteniamo tutto e subito aumenta un livello di frustrazione tale da riuscire a giustificare la violenza. Che diventa l’unico modo per distruggere l’elemento che viene ritenuto il responsabile del fallimento”.

Al vaglio degli investigatori anche la denuncia, contro ignoti, per il mancato soccorso dell’ambulanza che era a due passi da Simone e che non sarebbe intervenuta perché aveva concluso il turno.

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