Terni, rapina quattro donne a Città Giardino: giovane romeno inchiodato dal video di una delle vittime

"Cento euro se rivuoi il telefonino": tentata estorsione sventata dai carabinieri

Terni, rapina quattro donne a Città Giardino: giovane romeno inchiodato dal video di una delle vittime
di Nicoletta Gigli
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Mercoledì 31 Maggio 2023, 09:30

TERNI - Porta a spasso il cane a Città Giardino quando viene aggredita e rapinata da un giovane che le porta via la borsa.

La donna, 87 anni, medicata in ospedale, riporta lesioni guaribili in dieci giorni.

C’è un testimone a notare la scena. Prova a inseguire l’uomo in fuga ma non riesce a bloccarlo.

Sul posto la squadra volante che, grazie alla descrizione di chi ha assistito alla violenta rapina, si mette al lavoro convinta che l’autore del colpo sia lo stesso che due giorni prima, in rapida successione, ha messo a segno altre due rapine con lesioni ai danni di due anziane e una terza con vittima una ragazza.

Alle malcapitate aveva preso le borse, poi ritrovate abbandonate e svuotate del denaro e dei telefoni cellulari.

Le ricerche del rapinatore si concentrano su un 26enne romeno. Immortalato anche da un breve video registrato da una delle vittime. Viene riconosciuto anche dai poliziotti che da due giorni lo stanno cercando.  E’ un pregiudicato tossicodipendente, nullafacente e senza fissa dimora, e rintracciarlo non è semplice.

Solo nel pomeriggio di lunedì, poco dopo l’ennesima cruenta rapina, la volante lo trova a casa di un amico che lo sta ospitando da qualche giorno.

Il rapinatore indossa ancora gli abiti che erano stati descritti dalla vittima e dal testimone.

Per lui scattano le manette. Viene portato in cella a Sabbione in attesa dell’udienza di convalida del gip.

La perquisizione domiciliare consente di trovare e sequestrare anche gli abiti indossati per le rapine di sabato scorso e alcuni telefonini sui quali sono in corso accertamenti.

CENTO EURO PER RESTITUIRE IL CELLULARE

Ha perso il suo smartphone e si è insospettito quando ha chiamato il suo numero e ha parlato con un uomo che gli chiedeva 100 euro per restituirgli il telefonino.

L’operaio, un uomo di Acquasparta, aveva presentato denuncia alla locale stazione dei carabinieri. Che si sono messi al lavoro per cercare di risalire a chi aveva tentato di mettere in atto l’estorsione.

I militari hanno analizzato i tabulati telefonici dello smartphone e hanno avuto la prova che il telefono continuava ad essere utilizzato da altre persone, con una scheda telefonica intestata a ad un prestanome. Solamente l’attento studio dei tabulati telefonici ha permesso di selezionare due utenze, poi risultate fondamentali per il buon esito delle indagini. Interrogati, i due titolari delle utenze hanno fornito le generalità dell'effettivo utilizzatore della scheda sim. Era un giovane nigeriano, in iItalia dal 2016 come richiedente asilo politico.

La procura dà il via libera alla perquisizione domiciliare nella casa di Terni dove abita l’uomo.

E’ lì che lo smartphone viene trovato, recuperato e sottoposto a sequestro. E’ in perfette condizioni e sarà riconsegnato al proprietario. Per il nigeriano che ha provato a spillargli 100 euro una denuncia alla procura ternana per tentata estorsione.

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