Terni, minacce social ad Alessandra Ruffini dei 5 Stelle: A processo un 75enne

Terni, minacce social ad Alessandra Ruffini dei 5 Stelle: A processo un 75enne
di Nicoletta Gigli
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Mercoledì 18 Gennaio 2023, 00:10

TERNI - E’ stato citato a giudizio per «la minaccia e l’intimidazione attraverso la piattaforma facebook» nei confronti di Alessandra Ruffini, del Movimento 5 Stelle.

Mercoledì mattina l’uomo, un 75enne di Montecastrilli, comparirà di fronte al giudice di pace, Mario Sevi, per la prima udienza del procedimento penale.

In quella sede l’avvocato, Marco Tudisco, legale della Ruffini, si costituirà parte civile nella prospettiva di ottenere la condanna dell’imputato e il risarcimento danni.

La vicenda è legata ad uno scambio di commenti sulla pagina facebook della senatrice, Valeria Alessandrini.

“Finalmente quella m… di decreti di sicurezza vanno nel cestino!” aveva scritto Alessandra Ruffini. La risposta del 75enne che ora dovrà affrontare il processo non si era fatta attendere: “Alessandra Ruffini, spero ti facciano il pelo e il contropelo io li chiamo clandestini bianchi, neri, gialli basta che te lo….”.

Seguirono altri commenti molto pesanti nei confronti della pentastellata, i cui autori però non sono stati identificati tanto che è in piedi anche un procedimento penale contro ignoti.

Dopo la denuncia di Alessandra Ruffini, che non ha affatto gradito le pesanti offese nei commenti social che risalgono al 17 dicembre del 2020, sono partite le indagini della procura ternana. Che si è avvalsa del prezioso contributo degli investigatori della sezione di Terni della polizia postale delle comunicazioni per l’Umbria, impegnati a mettere insieme gli elementi che hanno convinto il pm, Sabrina Galeazzi, ad esercitare l’azione penale con un decreto di citazione a giudizio per il 75enne, difeso dall’avvocato Cinzia Fazi.

Per Marco Tudisco «quella minaccia ha creato uno stato d’ansia e di paura, tanto da compromettere il normale svolgimento della sua quotidianità e della realtà di tutti i giorni, violando in definitiva il suo diritto alla salvaguardia del proprio spazio individuale».

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