Terni. Invasione di cinghiali
ma cacciatori bloccati
dalla mancata nomina del presidente dell'Atc3

Terni. Invasione di cinghiali ma cacciatori bloccati dalla mancata nomina del presidente dell'Atc3
di Umberto Giangiuli
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Lunedì 2 Ottobre 2023, 00:15

Rimane congelata la nomina del nuovo presidente dell’Atc (ambito territoriale di caccia Ternano- Orvietano) scaduta nel mese di giugno, con  Leonardo Fontanella rimasto al suo posto soltanto per lo svolgimento della normale amministrazione. Non si trova un accordo sul nuovo presidente che dovrebbe traghettare l’Atc 3 fino al 2028. Tutto questo con l’avvinarsi del  14 di ottobre, data che segna l’apertura della stagione venatoria per la caccia al cinghiale. Ogni ulteriore ritardo nella nomina av rà conseguenze sulle  produzioni agricole distrutte da branchi di ungulati facendo danno irreparabili che poi dovrà, in parte, pagare la stessa Atc che per ora è congelata.  Anche i cacciatori non sono tranquilli senza la nomina del nuovo presidente che dovrebbe anche regolare  delle pratiche importanti prima della partenza della caccia al cinghiale. Pratiche che vanno dal registro di battuta all' assegnazione delle aree di caccia oltre agli atti ammnistrativiche . «Chi si assumerà la responsabilità della firma?- afferma Giulio Piccioni  presidente provinciale della Federcaccia-  da qui l’appello di far presto mettendo da  parte  le “bandierine”, facendo squadra per il bene della caccia e per l’ambiente».  Piccioni rivendica il presidente dell’Atc essendo la Federcaccia la prima associazione in assoluto in campo venatorio. Ma ci sono anche altre realtà che rivendicano la casella, da qui la spaccatura che, però, si intende in qualche modo risanare per il bene di tutti. «Se l’accordo per il presidente- chiarisce Piccioni - non avverrà, toccherà alla Regione  indicare il nuovo e sarà una sconfitta per tutte le associazioni».  Le difficoltà nel trovare ampie condivisioni sono derivate non solo da incomprensioni derivano non solo da incomprensoni tra le diverse associazioni agricole, ambientali e venatorie, ma anche del mondo politico, perché  si sta parlando di tutto meno che di gestione del territorio, ambiente agricoltura e caccia.

L’Atc “controlla” circa 165 mila ettari di superficie agro silvo-  pastorale ed è  strategico per la  gestione e la   fruizione delle risorse faunistiche, con l’attuazione di progetti di gestione e conservazione ambientale e di tutela delle produzioni agricole. «L’imposizione di un presidente eletto dall’esterno scelto dalla Regione, non può essere una scelta giusta – conclude Piccioni- dobbiamo trovare  una condivisione sulla nomina sufficientemente ampia all’interno del comitato, che sarebbe, comunque, necessaria e auspicabile per una corretta e qualificata gestione dell’Ambito che abbiamo il dovere di rappresentare». La sezione provinciale di Federcaccia ha voluto fare il primo passo anche essendo la maggiore associazione regionale della caccia inviando la lettera all’assessorato Caccia e Ambiente della regione dell’Umbria,  a tutti i presidenti delle associazioni venatorie, agricole e ambientaliste rappresentate all'interno del Comitato di gestione dell'Atc3 Ternano-Orvietano.

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