Terni, impennata di denunce dopo il femminicidio di Giulia Cecchettin: il punto del colonnello Antonio De Rosa

Terni, impennata di denunce dopo il femminicidio di Giulia Cecchettin: il punto del colonnello Antonio De Rosa
di Nicoletta Gigli
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Mercoledì 10 Gennaio 2024, 00:01

TERNI - Il sacrificio di Giulia Cecchettin, ammazzata dall’ex fidanzato, ha avuto un impatto significativo anche qui.

Dopo il femminicidio della ventenne di Vigonovo, a Terni e provincia sono aumentate a vista d’occhio le denunce da codice rosso.

A chiedere aiuto ai carabinieri donne rimaste a lungo in silenzio. Hanno trovato la forza di denunciare di fronte al sangue versato dall’ennesima vittima innocente.

«La gran parte delle denunce è delle vittime - dice il colonnello Antonio De Rosa tracciando il bilancio di un anno di attività.

In altre realtà sono parenti o amici a chiedere l’intervento delle forze dell’ordine mentre in provincia di Terni sono le dirette interessate a denunciare».

In caserma una stanza allestita dal Soroptimist per accogliere le vittime e i loro figli, bambini costretti a convivere con scene di violenza che non potranno mai dimenticare. E personale formato per ascoltare chi non riesce a raccontare il proprio calvario.

Se alla fine di ottobre la procura di Terni aveva collezionato qualcosa come 250 denunce per maltrattamenti e violenze in famiglia, il trend seguito al sacrificio di Giulia restituirà numeri imponenti.

«I militari delle stazioni ternane - dice il colonnello De Rosa - si sono distinti per sensibilità e disponibilità, curando, sotto l’attento coordinamento della procura della Repubblica e in collaborazione con i centri antiviolenza, numerosissimi casi di donne vittime di violenza verbale, psicologica o fisica, che ricorrono sempre più spesso e con maggiore fiducia ai militari dell’arma per denunciare o avere dei consigli sulle proprie vicende personali».

Storie da codice rosso che ormai sono quasi quotidiane.

In queste ore l’arresto di un 37enne campano, da tempo residente ad Amelia, accusato di maltrattamenti e atti persecutori nei confronti della ex compagna, una ragazza amerina di 25 anni con cui ha avuto una relazione.

Le indagini hanno preso il via dalla denuncia della giovane donna che, esasperata dal comportamento tenuto dall’ex compagno, tossicodipendente, ha raccontato ai carabinieri i soprusi e le angherie subiti per mesi e mesi. La pedinava,  minacciava lei e i suoi familiari anche in presenza di altre persone. In più di un’occasione le violenze verbali sono andate in scena di fronte allo sguardo terrorizzato della figlia minore. A nulla è servito il divieto di avvicinamento adottato dal tribunale di Terni nei confronti del 37enne, che ha continuato imperterrito nella sua azione persecutoria.

I militari hanno sentito diversi testimoni, hanno esaminato centinaia di messaggi vocali e video spediti alla giovane amerina, si sono confrontati con le operatrici del centro antiviolenza che seguiva la 25enne. Le indagini, andate avanti spedite a tutela della vittima, hanno restituito un quadro allarmante,  fatto di comportamenti assillanti e minacciosi tenuti dallo stalker, spesso alterato dall’assunzione di stupefacenti.

Il giudice non ha perso tempo e ha firmato il provvedimento cautelare col braccialetto elettronico. L’arresto è stato eseguito dai carabinieri della stazione di Amelia.

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