Terni, continua a perseguitare la ex: narnese 35enne dai domiciliari finisce in carcere

Terni, continua a perseguitare la ex: narnese 35enne dai domiciliari finisce in carcere
di Nicoletta Gigli
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Venerdì 2 Febbraio 2024, 00:05

TERNI - Il divieto di avvicinarsi alla ex e gli arresti domiciliari non sono bastati a convincerlo di lasciare in pace la sua vittima.

E’ tornato con prepotenza a casa di lei, che ha 44 anni e che i primi di gennaio l’aveva denunciato per i maltrattamenti, le botte e le minacce di morte quotidiane.

Si è piazzato lì per qualche ora e mentre lei piangeva disperata le ha sottratto lo smartphone per impedirle di chiedere aiuto.  Solo quando è andato via la donna è riuscita a dare l’allarme e a chiamare i carabinieri.

Per lui, 35 anni, di Narni, con diversi precedenti e con tutte le misure che gli impongono di stare alla larga dalla sua vittima, si sono aperte le porte del carcere di Sabbione.

Il gip del tribunale di Terni, su richiesta della procura, ha disposto la misura più dura e l’ha fatto in fretta per tutelare la vita della donna.

Era stata lei un mese fa a chiedere aiuto ai carabinieri.

Aveva trovato la forza di denunciare il suo aguzzino che la sottoponeva ad aggressioni fisiche, minacce di morte, umiliazioni e prevaricazioni che erano diventate così seriali da rendere insostenibile la vita sotto lo stesso tetto.

Le indagini, coordinate dalla procura ternana, hanno seguito le regole previste per il codice rosso. Gli investigatori dell’arma hanno messo insieme una serie di elementi per inchiodare il 35enne alle sue responsabilità.

Il giudice ha firmato d’urgenza un decreto di allontanamento dalla casa familiare col divieto di avvicinarsi ai luoghi abitualmente frequentati dalla ex compagna.

Il provvedimento è stato eseguito dai carabinieri l’8 gennaio scorso, quando lui era stato sorpreso a due passi dall’abitazione della 44enne.

Il giorno dopo i militari, che hanno continuato a tenere sotto controllo una situazione che rischiava di degenerare, hanno cercato di mettersi in contatto con la donna ma lei non rispondeva. A quel punto si sono allarmati. Sono andati a casa di lei e l’hanno trovato lì, che impediva alla donna pure di rispondere al telefono.

Per lui sono scattati gli arresti domiciliari a casa dei genitori in attesa del processo per direttissima. Dopo la convalida dell’arresto il giudice l’ha rimesso in libertà, disponendo per l’uomo l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

Per nulla intimorito ha rilanciato. E’ tornato per l’ennesima volta a casa della ex compagna e si è piazzato lì.

Dopo alcune ore, con la donna che si disperava per il terrore di prendere altre botte e per il fatto che non poteva neppure chiedere aiuto perché lui si era impossessato del suo telefonino, è andato via e lei ha potuto dare l’allarme. Sul posto i carabinieri, che hanno segnalato l’accaduto alla procura. Dopo qualche ora il gip ha firmato l’ordinanza di custodia cautelare che ha permesso di portare il 35enne in cella a Sabbione. L’arresto è stato eseguito dai carabinieri della sezione radiomobile della compagnia di Terni.

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