Terni, rompe le costole alla moglie e minaccia il figlio col coltello: arrestato

Terni, rompe le costole alla moglie e minaccia il figlio col coltello: arrestato
di Nicoletta Gigli
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Giovedì 4 Gennaio 2024, 00:30

TERNI - «Correte, mio padre sta massacrando di botte mia madre e mio fratello».

La voce rotta dal pianto del ventenne romeno implora l’intervento della polizia.

E’ la vigilia di Natale, gli agenti della squadra volante si precipitano nell’appartamento della famiglia alla periferia della città. Davanti al portone c’è lui, romeno di cinquant’anni, che ha picchiato selvaggiamente sua moglie infierendo anche sul figlio minorenne.

I poliziotti gli mettono le manette mentre i colleghi si mobilitano per soccorrere la donna. Trasportata dal 118 in ospedale ha riportato delle fratture costali multiple, giudicate guaribili in trenta giorni.

Nell’appartamento teatro della violenza gli agenti trovano in terra dei cocci di vetro, due coltelli a serramanico e due pistole scacciacani, una delle quali è priva del tappo rosso.

«Mio marito ha lanciato un bicchiere contro uno dei nostri figli - dirà la vittima ai poliziotti che le prestano le prime cure.

I coltelli e le scacciacani le ha usate più volte in passato per minacciarmi di morte».

Emerge una lunga storia di violenze, con la donna che già dieci anni fa denunciò suo marito. Come spesso accade la vittima aveva ritirato la denuncia, sperando che lui potesse cambiare.

La storia però è un’altra e la sera della vigilia di Natale la donna e i suoi figli hanno di nuovo rischiato la vita.

Provvidenziale l’intervento della polizia, con gli agenti della squadra volante che, intervenuti in pochi minuti, sono riusciti a bloccare il romeno che stava picchiando selvaggiamente la moglie e i figli.

La segnalazione è arrivata il 24 sera. A chiamare il figlio maggiore, che ha 20 anni. Chiede aiuto per fermare suo padre che sta massacrando di botte sua madre e uno dei due fratelli minorenni.

Quando i poliziotti lo bloccano lui nega essere l’autore dei maltrattamenti. Le testimonianze della moglie e dei tre figli, tutti in stato di choc, confermano quanto detto al telefono dal ventenne che ha lanciato l’allarme. La sera della vigilia di Natale è stata la donna, pestata insieme a uno dei ragazzini, a implorare il figlio maggiore di chiamare la polizia per il timore che la situazione potesse ulteriormente degenerare.

Nelle carte un passato d’inferno. Dopo che la vittima denunciò il suo aguzzino le violenze, verbali e fisiche, non sono mai cessate. Spesso erano sfociate in veri e propri pestaggi, ai quali avevano assistito i figli inermi.

Per l’uomo, che 12 anni fa fu denunciato per reati contro la famiglia, si sono aperte le porte del carcere con l’accusa di maltrattamenti aggravati.

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