Vertenza Ast, incontri bilaterali al ministero
prima della riunione plenaria

L'ingresso delle acciaierie
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Giovedì 4 Settembre 2014, 20:15 - Ultimo aggiornamento: 20:48

TERNI L'incontro al Mise, sui destini delle acciaierie ternane, sarebbe dovuto cominciare alle 16. La ministra Guidi, invece, ha rivoluzionato le procedure promuovendo una serie di incontri bilaterali con tutte le forze presenti: prima la ministra con l'azienda, rappresentata non solo dall'ad Lucia Morselli, ma anche da un dirigente tedesco, poi la ministra con le istituzioni locali e, infine, in questi minuti, con le organizzazioni sindacali (erano presenti anche i rappresentanti nazionali). Insomma un summit che sembra essere entrato nel vivo, nel quale, per la prima volta, la ministra sembra voglia veramente prendere in mano la situazione e fungere da regista. Quale sia la strategia, però, non è chiaro e forse non lo si saprà nemmeno a fine giornata, quando, prabilmente, verranno solo impostati i termini della trattativa. Certo è che, comportandosi in questo modo, la ministra ha voluto sondare quali possano essere i punti di accordo delle varie parti e anche quelli su cui la trattativa per il futuro delle acciaiaierie potrebbe incagliarsi.

Le parole della sottosegretaria Bellanova prima dell'incontro. Nell'incontro di oggi al Ministero dello Sviluppo sulla vertenza dell'acciaieria ThyssenKrupp Ast «cercheremo di mettere sul tavolo ogni sforzo possibile per salvaguardare il futuro dell'azienda, una realtà industriale strategica per il tessuto produttivo non solo dell'Umbria ma dell'intero Paese, con circa 3000 addetti propri e altrettanti nell'indotto».

Lo afferma in una nota la sottosegretaria al Lavoro, Teresa Bellanova, parlando di «una trattativa delicata», che «necessita della disponibilità e della massima apertura di tutti i soggetti coinvolti, ma anche di serenità». La politica, prosegue, «ha il dovere di dire la sua e di dare indirizzo, ove necessario. Ma ha anche le sedi proprie e più adeguate ad un confronto di diverso tipo. I parlamentari dunque che oggi a gran voce chiedono di partecipare al tavolo, attivino tutti gli strumenti a loro disposizione per un confronto in Aula o nelle Commissioni parlamentari, dove già avrebbero potuto, e comunque potranno in ogni momento ascoltare i soggetti direttamente coinvolti nella vertenza, compresi i vertici aziendali». In merito alla trattativa, afferma ancora la sottosegretaria, «l'obiettivo è che la proprietà riveda in maniera sostanziosa e sostanziale il piano industriale, si riducano al minimo gli esuberi, entrambi gli altiforni restino accesi e si sostengano con investimenti consistenti le produzioni di maggiore qualità del sito ternano». Da parte del Governo, «come sempre, la massima disponibilità a mettere in campo ogni ipotesi praticabile di sostegno al rilancio delle acciaierie», conclude Bellanova, dicendo di credere «fermamente, per la salvaguardia dei livelli occupazionali e delle produzioni strategiche in Italia, nel valore del confronto e della condivisione di percorsi e strumenti».

La sospensione della procedura di mobilità. La sospensione della procedura di mobilità per gli oltre 500 lavoratori della Ast di Terni spetta al ministero del Lavoro. A precisarlo il sottosegretario al lavoro, Teresa Bellanova, in apertura dell'incontro in corso al Mise. La richiesta di sospendere la procedura di mobilità era stata avanzata, nel corso di un incontro il 1 agosto scorso, dal Ministro dello sviluppo, Federica Guidi, ai vertici dell'azienda che avevano accettato di "congelare" gli atti unilaterali riguardanti la contrattazione aziendale e l'annunciata procedura di mobilità proprio in vista del vertice odierno.

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