Terni, arrivano da Roma e fanno un maxi furto in due aziende di Sabbione: nei guai otto nomadi

Terni, arrivano da Roma e fanno un maxi furto in due aziende di Sabbione: nei guai otto nomadi
di Nicoletta Gigli
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Venerdì 17 Novembre 2023, 23:56

TERNI - Sono arrivati a Terni con un pulmino e si sono messi all’opera.

Nel cuore della notte hanno preso di mira due aziende di impianti elettrici della zona industriale di Sabbione mettendo a segno un doppio furto con un bottino che supera i centomila euro.

A distanza di due mesi dal raid predatorio, le serrate indagini portate avanti dagli investigatori del nucleo operativo radiomobile della compagnia di Terni hanno permesso di dare un nome alla banda di nomadi.

Sono sette uomini e una donna, hanno tra i 18 e i 39 anni e una sfilza di precedenti specifici.

Vivono di espedienti, alloggiano nei campi rom della capitale e vanno a caccia di rame e di materiale da poter rivendere senza difficoltà.

Nella notte tra il 7 e l’8 settembre, sono riusciti a mettere a segno i due furti nel giro di un’ora.

A tradirli, oltre alle immagini che sono state registrate dalle telecamere che sorvegliano le aziende prese di mira, è stato un controllo casuale andato in scena quella notte durante il loro viaggio da Roma a Terni.

Il pulmino che utilizzarono per raggiungere la città fu fermato e i passeggeri, gli otto nomadi, tutti identificati. I carabinieri sono certi che sono le stesse persone che si vedono all’opera nelle due aziende di via Maestri del Lavoro.

Quella notte nel mirino finì per prima una grossa ditta di impiantistica elettrica. Il gruppo di nomadi, dopo aver guadagnato l’accesso al piazzale, ha preso una bobina di cavo elettrico da cinquecento metri e svariati utensili da lavoro. Ha caricato tutto il materiale su due tir che erano nel capannone e poi, prima di sparire nel nulla, ha visitato l’azienda accanto. Qui sono stati rubati 15 quintali di scarto di rame. Poi il gruppo, con il bottino che ammonta a 106mila euro, si è dileguato.

Ad accorgersi del furto i proprietari delle aziende prese di mira. Sul posto arrivarono i carabinieri, subito al lavoro per cercare di dare un nome agli autori del grosso colpo messo a segno nel cuore della zona industriale.

La meticolosa attività investigativa svolta dai militari è partita dall’analisi delle immagini registrate dagli impianti di videosorveglianza della zona. Che mostravano gli otto all’opera. Il resto l’hanno fatto le risultanze dell’accurato sopralluogo svolto sul posto. E gli accertamenti mirati per dare un nome alla banda di ladri.

Gli otto, emerge all’esito delle indagini, quella sera furono fermati per un normale controllo mentre dalla capitale raggiungevano la zona industriale della città.

I sette uomini e la donna furono tutti identificati. Per gli investigatori dell’arma si erano spostati da Roma per il tempo strettamente necessario a mettere a segno il doppio colpo nelle due aziende di via Maestri del Lavoro.

Quasi tutti hanno precedenti specifici e sono stati denunciati  per furto aggravato in concorso.

Ora le indagini puntano a verificare se la presunta banda possa aver messo a segno altri colpi in città.

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