Ternana, stadio e clinica, Bandecchi gioca le sue carte, tra ricorsi al Tar e procedure contestate

Ternana, stadio e clinica, Bandecchi gioca le sue carte, tra ricorsi al Tar e procedure contestate
di Paolo Grassi
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Martedì 27 Settembre 2022, 00:45 - Ultimo aggiornamento: 09:35

Anche la Ternana va al Tar. Ma non per il centro sportivo. La società e il presidente Stefano Bandecchi si muovono pure sul fronte delle autorizzazioni regionali per realizzare la clinica collegata al nuovo stadio Liberati. Mentre si attende il parere dell'Università cattolica del Sacro Cuore di Milano sulla procedura seguita in base alla Legge stadi, che al netto di voci non è ancora arrivato, Bandecchi rilancia su tre punti fondamentali, il primo dei quali è proprio il ricorso al Tribunale amministrativo regionale nei confronti della delibera di giunta sulla proroga degli accreditamenti. Gli altri sono le contestazioni della sospensione della conferenza di servizi per la verifica dell'assoggettabilità a Verifica d'impatto ambientale e dell'oggetto della richiesta del parere all'università milanese. In più, si sollecita a chiudere la Conferenza di servizi non oltre il 7 novembre. Tre punti esposti a Perugia, in Regione, dal vicepresidente rossoverde Paolo Tagliavento e da Sergio Anibaldi al quale è affidato il progetto stadio-clinica. Incontro con la presidente Donatella Tesei, il capo di gabinetto della Presidenza Federico Ricci e il dirigente sanitario Massimo D'Angelo. In un secondo momento è arrivato anche l'assessore Enrico Melasecche. «E' stato un incontro positivo - commenta Anibaldi - nel quale abbiamo ribadito le nostre posizioni e le caratteristiche del progetto, ma nel quale abbiamo anche trovato disponibilità e attenzione da parte della Regione e della presidenet Tesei. Dovremo rivederci ancora per un altro incontro e per approfondire altre questioni». Il professionista ternano spiega le tre questioni base sulle quali ci si muove: «Il ricorso al Tar è nei confronti della delibera del 24 giugno, con la quale si prorogano gli accreditamenti in scadenza il 30 giugno. Tra l'altro, la legge prevede per questo anche determinati requisiti minimi dei quali si deve tenere conto. Inoltre, contestiamo la sospensione della Conferenza dei servizi per la verifica dell'assoggettabilità alla Via, quando avrebbe dovuto invece andare ancora avanti. Su questo, tra l'altro, ci riserviamo pure di valutare altre questioni che stiamo approfondendo. Riguardo al parere all'Università cattolica del Sacro Cuore, atteso dal professor Renato Balduzzi, l'affidamento è sbagliato, in quanto l'iter è avvenuto in base a un decreto legislativo che in realtà è sospeso». Riguardo a questo parere, anche Anibaldi conferma: «Non è arrivato. Tanto è vero che il dottor D'Angelo ha assicurato anche alla presidente Tesei che solleciterà ancora questo invio». Sul versante regionale del percorso stadio-clinica, quello dal quale si attendono le autorizzazioni e gli accreditamenti per convenzionare 100 dei 200 posti letto della struttura sanitaria specializzata, si continua a lavorare per affermare la necessità di un riequilibrio. «Su questo - dice ancora Anibaldi sappiamo che c'è una volontà politica. E con essa, una disponibilità proprio ai fini dello stesso. Cosa che abbiamo dedotto anche dall'incontro al quale abbiamo partecipato». Intanto, si cerca di stringere per la fine della conferenza di servizi. «Per quanto ci riguarda, ribadiamo che deve terminare entro il 7 novembre, I tempi, per noi, sono quelli», ribadisce Anibaldi.

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