Suarez, l'Università per stranieri pronta a chiedere i danni al suo dg. E pubblica un avviso per trovare il successore

Simone Olivieri in mezzo a Stefania Spina e Giuliana Grego Bolli con Luis Suarez
di Egle Priolo
4 Minuti di Lettura
Giovedì 12 Gennaio 2023, 07:22 - Ultimo aggiornamento: 17 Gennaio, 16:42

PERUGIA - Quasi cinquanta testimoni in panchina, un calendario fitto di udienze che manco campionato e Champions League insieme e una squadra che vuole scrollarsi di dosso la polvere dell'ultima inchiesta ed è pronta a chiedere i danni al suo direttore generale: l'inizio del processo sul caso Suarez è appena stato fischiato e a palazzo Gallenga l'aria è già quella dei rigori dopo estenuanti supplementari.

Ieri, infatti, si è tenuta la prima udienza del processo per il presunto «esame farsa» all'Università per stranieri, con cui il “pistolero” Luis Suarez ha ottenuto la certificazione di lingua italiana necessaria all'ottenimento della cittadinanza, utile – nel settembre 2020 – a un suo acquisto da parte della Juventus. Un esame per cui ora siedono sul banco degli imputati l'ex rettrice della Stranieri Giuliana Grego Bolli (dimessa proprio in seguito all'inchiesta), la professoressa Stefania Spina (rientrata al lavoro dopo una lunga sospensione) e il direttore generale Simone Olivieri, sempre rimasto alla sua scrivania. Dove rimarrà fino al prossimo 28 febbraio, visto che il suo mandato è adesso in scadenza, con l'Università per stranieri – retta da Valerio De Cesaris – che ha pubblicato meno di un mese fa l'avviso pubblico “per l'acquisizione di manifestazioni di interesse a ricoprire l'incarico di Direttore Generale” per il quadriennio 2023-2027. Il prossimo dg infatti – secondo quanto riporta lo stesso sito dell'università - dovrebbe prendere servizio dal primo marzo e da palazzo Gallenga filtra la convinzione che Olivieri difficilmente riproporrà la propria candidatura. Con il suo rinnovo, in verità, richiesto a gran voce in questi mesi da diversi organi collegiali dell'ateneo, convinti della bontà dell'impronta manageriale di Olivieri e disposti a soprassedere sull'inciampo giudiziario. Ma evidentemente ragioni di opportunità hanno convinto la Stranieri della necessità di un cambio. Opportunità non dovuta soltanto alla vicenda giudiziaria in sé (con tutti gli imputati da considerarsi innocenti fino alla sentenza definitiva), ma anche per la decisione della stessa università a costituirsi parte civile nel processo. E quindi, assistita da Maria Assunta Mercati dell’Avvocatura di Stato, a chiedere i danni ai tre in caso di condanna. Costituzione votata dal consiglio di amministrazione – in cui lo stesso dg, per dire, siede con le funzioni di segretario ma senza diritto di voto – nel luglio del 2021 e ieri avanzata alla corte presieduta da Carla Maria Giangamboni. Il collegio (con Lidia Brutti e Loretta Internò) ha anche autorizzato le liste di testimoni presentate dalla procura e dalle difese: trentasei i nomi convocati dai pm Paolo Abbritti e Giampaolo Mocetti, tra cui lo stesso Suarez, il presidente dimissionario della Juve Andrea Agnelli, l’ex segretario generale juventino Maurizio Lombardo, il folignate Federico Cherubini, attuale responsabile dell'area tecnica della Juve, ma anche l'ex ministro Paola De Micheli e il prefetto di Roma Bruno Frattasi.
La prima udienza è servita quindi a sbrigare le questioni più tecniche, ma anche a calendarizzare le prossime udienze: si inizia il 17 marzo con la testimonianza della polizia giudiziaria, poi 12 e 21 aprile, 10 e 19 maggio e 14 giugno. Per l'inizio dell'estate potrebbe essere prevista la testimonianza di Suarez, ma questa volta niente aereo e niente tifosi e giornalisti: come quando venne ascoltato come persona informata sui fatti, il giocatore – ora in Brasile, nelle fila del Gremio – verrà sentito in videoconferenza.
«L'acquisizione delle prove ammesse consentirà di accertare l'estraneità del mio assistito rispetto ai reati contestati, in relazione ai quali ha sempre dichiarato la legittimità del suo operato», ha commentato fuori dal tribunale Francesco Falcinelli che difende Olivieri. «Pensiamo che il processo sarà rapido, il tribunale ha fissato diverse udienze ravvicinate e siamo contenti che quindi possa celebrarsi in tempi ragionevoli», così all'Adnkronos l'avvocato David Brunelli, che assiste Grego Bolli e Spina e che da sempre ribadisce la correttezza del loro operato.

Tanto da arrivare a dire di essere «fiduciosi nell'esito del processo».

© RIPRODUZIONE RISERVATA