Mercatino di via Verdi, si riparte: pubblicato l'avviso per la gestione

Mercatino di via Verdi, si riparte: pubblicato l'avviso per la gestione
di Rita Cammarone
3 Minuti di Lettura
Giovedì 3 Novembre 2022, 10:54

Nuova vita per il mercatino di via Verdi a Latina. L'immobile comunale composto da 26 box, di cui 23 destinasti alla vendita e i restanti a spazi di uso comune, bar e sevizi igienici, potrà essere gestito da un unico soggetto, con facoltà di sub-concedere i singoli punti vendita per destinarli ad attività commerciali, previa la ristrutturazione e messa a norma del fabbricato per interventi stimati del valore di 350mila euro. E' quanto stabilito attraverso l'avviso pubblico esplorativo - approvato dal servizio Patrimonio e reso noto lunedì scorso con inserimento all'albo pretorio dell'ente di piazza del Popolo - per l'acquisizione di manifestazioni di interesse per la concessione in uso ai fini della valorizzazione del sito. L'amministrazione comunale, come precisato negli atti, potrebbe esercitare la riserva di tre box, con spese a propria cura e carico. C'è tempo fino al prossimo 11 novembre per aderire al bando, con pec al protocollo del Comune, con possibilità da parte degli interessanti di poter effettuare un sopralluogo entro il 10 novembre, richiedendo un appuntamento ai seguenti recapiti: 0773 652710; robertotozzato@comune.latina.it. A quest'ultimo indirizzo mail, inoltre, potranno essere richieste informazioni relative all'indagine di mercato, ma non oltre il 7 novembre.


LA STORIA
La determinazione del servizio Patrimonio di approvazione dell'avviso pubblico per il mercatino di via Verdi risponde all'indirizzo fornito dalla giunta municipale il 7 luglio scorso, nell'ultima seduta dell'esecutivo del sindaco Damiano Coletta, dichiarato decaduto lo stesso giorno con sentenza del Tar. La proposta contenuta nella delibera 185, sostenuta dell'allora assessore Dario Bellini, prendeva spunto dalla necessità di riqualificare e rivalutare gli usi dell'immobile di proprietà dell'ente, finito in stato di abbandono. Gli ultimi spazi locati erano stati oggetto di sfratto per morosità e al contempo erano risultati sprovvisti delle certificazioni impiantistiche. Come rimetterli a posto? Attraverso un affidamento con interventi di manutenzione a carico dell'aggiudicatario e spese sostenute a scomputo del canone. Gli uffici hanno lavorato tre mesi per la redazione dell'avviso pubblico esplorativo.
La concessione dell'immobile che il Comune intende effettuare ha una durata ventennale ed è subordinata ad un impegno di valorizzazione che, oltre a migliorarne le prestazioni edilizie, strutturali ed impiantistiche, ne riqualifichi e rivaluti gli usi, nel rispetto dello strumento urbanistico vigente che qualifica l'area a Servizi comuni e pertanto si legge nell'avviso - sarà data priorità in termine di preferenza alle proposte provenienti da Enti pubblici o ad evidenza pubblica o di pubblica utilità. Gli interventi di ristrutturazione prospettati sono stati stabiliti attraverso una perizia redatta dal servizio Decoro del Comune in base all'attuale livello di anali dell'immobile. Necessari l'adeguamento dell'impianto elettrico e di messa a terra, dell'impianto idrico sanitario, dell'impianto antincendio, la revisione del manto di copertura dei box, la sigillatura o sostituzione (dove necessario) delle lastre in policarbonato e altri interventi edilizi e di manutenzione per un importo stimato di 350mila euro.
La valorizzazione del bene potrà essere portata a scomputo del canone di concessione, previo riconoscimento della relativa congruità tecnico-economica, del rilascio del nulla osta patrimoniale e delle successive eventuali autorizzazioni da parte delle Autorità e uffici preposti, e solo a seguito dell'avvenuto collaudo/certificazione di regolare esecuzione finale dei lavori. Il canone annuo sarà determinato sulla base della proposta progettuale presentata e, a partire dal secondo anno, sarà automaticamente aggiornato nella misura del 100% della variazione dell'indice generale Foi accertata dall'Istat.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA