Stupro nel locale notturno, altre quattro denunce per il titolare

I carabinieri di Città della Pieve (FOTO D'ARCHIVIO)
di Michele Milletti
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Martedì 4 Ottobre 2022, 07:00

CITTÀ DELLA PIEVE - Altre quattro denunce, come non bastasse uno stupro, a raccontare l’incubo di una notte in discoteca. Oltre la giovane di 22 anni che ha raccontato ai carabinieri di aver subito una violenza sessuale dal titolare di un locale notturno nell’hinterland di Città della Pieve, per la stessa notte tra sabato e domenica sarebbero finite sul tavolo degli investigatori e del sostituto procuratore Mario Formisano, in strettissimo collegamento e raccordo con il procuratore capo Raffaele Cantone, altre quattro denunce sempre a carico del titolare.
Il condizionale è obbligato dallo strettissimo riserbo che inquirenti e investigatori continuano a mantenere su un’indagine particolarmente complessa e delicata. Anzitutto perché c’è una ragazza di appena venti anni che va tutelata al massimo dopo quanto ha raccontato di aver subito. E poi perché la sua denuncia ha dato voce ad altre giovani, anche loro pronte a raccontare di essere state vittima del gestore. Tutte nella stessa serata, secondo quanto trapelato fin dalla tarda serata di domenica. Ma non si può escludere a priori come eventuali situazioni di molestie possano essere accadute anche in precedenti serate.

Quattro, si diceva. Ma potrebbero non essere tutte. Nel senso che potrebbero esserci anche altre giovani ad aver segnalato situazioni simili ma che ancora non avrebbero deciso di mettere tutto nero su bianco.
Per tutti questi motivi, procura e carabinieri si stanno muovendo con una particolare attenzione.

Al momento il titolare del locale notturno, che nega ogni addebito e che avrà modo di spiegare la sua verità e rispondere alle accuse che gli vengono contestate, è indagato per violenza sessuale dopo l’apertura del fascicolo che vede la denuncia della ragazza stuprata e delle altre molestate, ma non gli è stato notificato alcun provvedimento restrittivo. Così come allo stato non risultano essere stati presi provvedimenti per il locale stesso.

La Procura ha attivato il codice rosso previsto per questo tipo di reato ma gli accertamenti sono stati comunque condotti nell’immediatezza dai carabinieri subito intervenuti presso il locale. L’attenzione degli investigatori si sta inoltre concentrando sulla ricostruzione dei momenti immediatamente successivi allo stupro, quando la ragazza è uscita dal locale e ha chiesto aiuto agli amici con cui era andata a ballare. Proprio questa richiesta immediata di aiuto, oltre al quadro emerso nel corso delle visite mediche cui è stata sottoposta in ospedale, rappresentano elementi che avvalorerebbe la sua ricostruzione. 

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