Spaccio e rissa al distributore automatico Corso Garibaldi, torna la paura

Spaccio e rissa al distributore automatico Corso Garibaldi, torna la paura
di Cristiana Mapelli
3 Minuti di Lettura
Lunedì 22 Marzo 2021, 14:09

Una rissa tra spacciatori in pieno giorno in corso Garibaldi. Il fatto è accaduto sabato pomeriggio all’interno di un distributore automatico di cibo e bevande che, come denunciato da alcuni cittadini, è diventato luogo di bivacco. Un campanello d’allarme per chi nel quartiere vive e lavora. «Il duro lavoro fatto fino ad ora rischia di essere invano» spiegano dall’associazione AssoGaribaldi che opera nel quartiere e che raduna residenti e gli esercenti delle tante attività ristorative della via.

LUOGHI DELLO SPACCIO

In particolare, i cittadini puntano il dito su alcuni luoghi in cui, quotidianamente, si concentrerebbero le cattive frequentazioni: corso Garibaldi all’altezza di via dei Tornitori, via dei Pellari e il parco Sant’Angelo. Un punto debole del borgo, uno spazio circoscritto che in passato è stato anche oggetto di una raccolta firme da parte dei residenti e dei ristoratori per puntare l’attenzione delle forze dell’ordine su una questione, lo spaccio, che di tanto in tanto sembra tornare a galla. «Con la precedente ordinanza regionale – raccontano - , che obbligava la chiusura serale dei distributori automatici, la situazione era migliorata ma, ora, tutto è tornato come prima». Una situazione che nei giorni scorsi è stata più volte denunciata nei particolari alle forze dell’ordine con l’obiettivo di chiedere un urgente intervento. Come a dire che, uno degli ostacoli al percorso di riqualificazione in cui il quartiere è impegnato da tempo è quello della sicurezza, condizione necessaria e base per una ripresa della vivibilità sociale ed economica della via.

IL LOCKDOWN

Una situazione che il parziale lockdown degli ultimi mesi ha sicuramente aggravato.

Con le restrizioni per contenere la diffusione da coronavirus, infatti, nel quartiere è mancato il presidio sociale, deterrente contro il degrado.  Con la didattica online nei due atenei, la città è orfana degli studenti fuori sede, i bar chiudono alle 18 e solo alcune delle attività ristorative della via propongono il servizio d’asporto.  Tutte situazioni che, tradotte, significano un minore controllo sociale nel dedalo di via e stradine che caratterizzano il Borgo d’Oro. Il quartiere, come una terra di nessuno, può essere più facilmente preso di mira dalla microcriminalità e rappresentare un’oasi perfetta per i pusher che, senza nasconderlo troppo, di notte e di giorno, gestiscono ancora lo spaccio in piazza Grimana. L’associazione nelle scorse settimane ha provveduto anche a smontare il box di legno al parco Sant’Angelo che aveva allestito durante la scorsa stagione estiva e che era utilizzato come dormitorio dagli spacciatori. «Con fatica e a piccoli passi – spiegano ancora da AssoGaribaldi – siamo riusciti a rivitalizzare il quartiere, a portare sicurezza e spazzare via il degrado. Non dobbiamo abbassare la guardia e permettere che corso Garibaldi torni ad essere quella di prima». 

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