PERUGIA - L’esercito della scuola umbra da ieri è tutto in movimento. Dopo l’avvio della maggioranza di lunedì, ieri è toccato ad altri 40mila studenti raggiungere i colleghi anticipatari così tutte le 760 sedi scolastiche della regione saranno animate. Studenti sui banchi, quelli a rotelle non fanno più notizia, e docenti in cattedra con il Direttore dell’Ufficio scolastico regionale Sergio Repetto che annuncia soddisfatto che “sono stati coperti tutti i posti d’insegnamento alcuni con le nomine in ruolo e altri con le nomine di supplenti annuali”. Dunque l’Umbria è una delle regioni virtuose in un panorama nazionale dove le cattedre vuote si contano ancora a migliaia.
Dopo la prova generale di lunedì, con l’immancabile traffico-caos in quasi tutti i plessi per la massiccia presenza di genitori in auto (orario scolastico del trasporto pubblico non ancora in vigore), ieri il test più probante e in particolare a Perugia si guardano con preoccupazione le zone di Piscille, Madonna Alta e Centova dove sono concentrati molti istituti superiori. Ma la caratteristica dell’avvio di quest’anno scolastico riguarda la logistica legata alla grande mole di lavori che grazie anche al Pnrr interessano decine e decine d’infrastrutture. Non bastassero i già numerosi plessi (sono 621 in tutto) che vedono scuole sistemate anche in dodici sedi diverse, sono migliaia gli studenti che, per lavori di ristrutturazione efficientamento o adeguamento alle norme, dovranno lasciare i lori ambiti usuali per fare lezione in aule prestate da altri istituti o “rimediate” in ambienti provvisori. E ce ne sono in tutta l’Umbria.
Detto che a Perugia, dove è in costruzione (lenta) una scuola serbatoio vicino al Capitini, sono sette gli istituti del primo ciclo che hanno studenti dislocati altrove, uno degli esempi eclatanti è il liceo Scientifico e Artistico Marconi di Foligno interessato da importanti lavori anche di demolizione e ristrutturazione.
A Terni il Liceo Donatelli del preside Luciana Leonelli continua ad avere classi dislocate all’IIS Pertini dove il dirigente Canolla ha messo a disposizione una ventina di classi. Parte degli studenti dislocati fuori sede anche per la primaria Matteotti che ha sette aule nel prefabbricato di via Baccelli.
A Città di Castello “migranti” sono gli studenti del liceo Plinio il Giovane il cui istituto è in completa ristrutturazione. Dodici aule sono state trovate al Salviani, sei al Bini e 11 al Baldelli. Ultima citazione (ma ci sarebbero altri casi in Umbria) per Umbertide dove il terremoto che ha interessato Pierantonio ha costretto al trasferimento nel capoluogo la scuola Sec. I grado e la Primarie.