Scuole umbre, tanti cantieri aperti: migliaia di studenti in trasferta

Il cantiere al Liceo Scientifico Marconi di Foligno
di Remo Gasperini
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Giovedì 14 Settembre 2023, 07:03

PERUGIA - L’esercito della scuola umbra da ieri è tutto in movimento. Dopo l’avvio della maggioranza di lunedì, ieri è toccato ad altri 40mila studenti raggiungere i colleghi anticipatari così tutte le 760 sedi scolastiche della regione saranno animate. Studenti sui banchi, quelli a rotelle non fanno più notizia, e docenti in cattedra con il Direttore dell’Ufficio scolastico regionale Sergio Repetto che annuncia soddisfatto che “sono stati coperti tutti i posti d’insegnamento alcuni con le nomine in ruolo e altri con le nomine di supplenti annuali”. Dunque l’Umbria è una delle regioni virtuose in un panorama nazionale dove le cattedre vuote si contano ancora a migliaia.

Dopo la prova generale di lunedì, con l’immancabile traffico-caos in quasi tutti i plessi per la massiccia presenza di genitori in auto (orario scolastico del trasporto pubblico non ancora in vigore), ieri il test più probante e in particolare a Perugia si guardano con preoccupazione le zone di Piscille, Madonna Alta e Centova dove sono concentrati molti istituti superiori. Ma la caratteristica dell’avvio di quest’anno scolastico riguarda la logistica legata alla grande mole di lavori che grazie anche al Pnrr interessano decine e decine d’infrastrutture. Non bastassero i già numerosi plessi (sono 621 in tutto) che vedono scuole sistemate anche in dodici sedi diverse, sono migliaia gli studenti che, per lavori di ristrutturazione efficientamento o adeguamento alle norme, dovranno lasciare i lori ambiti usuali per fare lezione in aule prestate da altri istituti o “rimediate” in ambienti provvisori. E ce ne sono in tutta l’Umbria.

Detto che a Perugia, dove è in costruzione (lenta) una scuola serbatoio vicino al Capitini, sono sette gli istituti del primo ciclo che hanno studenti dislocati altrove, uno degli esempi eclatanti è il liceo Scientifico e Artistico Marconi di Foligno interessato da importanti lavori anche di demolizione e ristrutturazione.

Fatto sta che mancano all’appello 19 aule. Soluzione? Per cominciare nell’edificio principale di via Isolabella ci siamo inventati un format con lezioni il pomeriggio: «Non è un doppio turno – spiega la dirigente Paola Sebastiani – con pazienza e impegno già dall’anno scorso abbiamo studiato un sistema per cui ogni classe della centrale fa un solo pomeriggio, ma non è un rientro perché al mattino sono liberi. Abbiamo utilizzato tutti gli spazi poi sono state reperite 5 aule al commerciale Scarpellini e 8 alle ex Fonderie. A breve avremo altre soluzioni all’interno dell’area Tecnico Tecnologico da Vinci in aggiunta alle aule che abbiamo da tempo. Infine fra pochi mesi la collocazione di 12 aule in prefabbricato nel piazzale accanto alle ex Fonderie». Al puzzle del Marconi si aggiunge quello dell’IC Foligno2 diretto da Morena Castellani che da un lato ha la nuova ricostruita Carducci ma dall’altro deve ricorrere, per l’elementare Piermarini, a spazi nella caserma Gonzaga.

A Terni il Liceo Donatelli del preside Luciana Leonelli continua ad avere classi dislocate all’IIS Pertini dove il dirigente Canolla ha messo a disposizione una ventina di classi. Parte degli studenti dislocati fuori sede anche per la primaria Matteotti che ha sette aule nel prefabbricato di via Baccelli.

A Città di Castello “migranti” sono gli studenti del liceo Plinio il Giovane il cui istituto è in completa ristrutturazione. Dodici aule sono state trovate al Salviani, sei al Bini e 11 al Baldelli. Ultima citazione (ma ci sarebbero altri casi in Umbria) per Umbertide dove il terremoto che ha interessato Pierantonio ha costretto al trasferimento nel capoluogo la scuola Sec. I grado e la Primarie.

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