Scoperte a Spello le rovine di un tempio romano voluto dall’imperatore Costantino

Lo storico Douglas Boin: «Abbiamo trovato tre muri di una struttura monumentale. Risale al IV secolo dopo Cristo». Sopra c'è un parcheggio

Un’immagine aerea dei resti del tempio realizzata da Douglas Boin e rilanciata dall’Ansa
di Giovanni Camirri
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Sabato 6 Gennaio 2024, 06:30
SPELLO - Scoperte a Spello le rovine di un tempio romano del IV secolo dopo Cristo che testimonia la transizione dal paganesimo al cristianesimo: fu infatti costruito per volontà dell’imperatore Costantino e dedicato al culto imperiale della Gens Flavia. Tre delle sue mura sono state ritrovate sotto un parcheggio grazie agli scavi condotti in estate dallo storico Douglas Boin, della Saint Louis University, che ha annunciato la scoperta in occasione del meeting annuale dell’Archaeological Institute of America. A renderlo noto è l’Ansa. Boin ha scelto di focalizzare le sue ricerche nella città umbra sulla base del "Rescritto di Spello", ossia la disposizione con la quale l’imperatore Costantino aveva concesso agli Umbri di poter celebrare le annuali cerimonie religiose e i giochi connessi a Spello, senza doversi più recare «presso Volsinii». In cambio, avrebbero dovuto costruire, racconta ancora l’Ansa, un tempio dedicato ai suoi antenati della Gens Flavia. «C’era una notevole continuità religiosa tra il mondo romano e il mondo paleocristiano», ha detto Boin. «Le cose non sono cambiate da un giorno all’altro. Prima della nostra scoperta, non avevamo mai avuto la sensazione che esistessero reali siti fisici e religiosi associati a questa tarda pratica di culto imperiale. Ma a causa dell’iscrizione e del suo riferimento a un tempio, Spello offriva un potenziale molto allettante per un’importante scoperta di un culto imperiale sotto un sovrano cristiano». Le immagini del sottosuolo, viene ancora ricordato dall’Ansa, ottenute in corrispondenza di un’area di parcheggio hanno convinto gli studiosi a intraprendere lo scavo. «Abbiamo trovato tre muri di una struttura monumentale che le prove suggeriscono appartenessero a un tempio romano risalente al periodo di Costantino», ha aggiunto Boin. «Risale al IV secolo d.C. e costituirebbe un’aggiunta notevole al paesaggio di questo angolo d’Italia. Aiuterà in modo significativo la comprensione della città antica, del paesaggio urbano antico e della società cittadina nel tardo impero romano, perché mostra elementi di continuità tra il mondo pagano classico e il mondo romano paleocristiano che spesso vengono offuscati o cancellati dalle narrazioni storiche». Boin e i suoi collaboratori torneranno a Spello la prossima estate per completare lo scavo ed esaminare l’intero tempio, dove sperano di fare scoperte ancora più significative. La zona dove è avvenuta la scoperta si trova dalla parte opposta dell’area dove insiste Villa Fidelia. «È una notizia davvero importante – spiega il sindaco di spello Moreno Landrini – che spiega ancora una volta il valore archeologico della città».
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