Sanità, i sindacati: «Inconcludenti gli incontri con Tesei e con Coletto»

Sanità, i sindacati: «Inconcludenti gli incontri con Tesei e con Coletto»
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Mercoledì 4 Novembre 2020, 23:53

TERNI Due incontri istituzionali al massimo livello «assolutamente inconcludenti». Il netto il giudizio dei sindacati Cgil, Cisl e Uil e delle rispettive categorie della Funzione pubblica sull'interlocuzione avuta oggi, 4 novembre, prima con l'assessore regionale alla Sanità Coletto («ancora una volta - sottolineano gli stessi sindacati - presente solo per pochi minuti al tavolo») e poi con la presidente della Regione, Donatella Tesei. «Nessuna novità - spiegano, in un comunicato della Cgil - nessun cambio di direzione nonostante le gravissime criticità, in tema di assunzioni, sicurezza ed organizzazione, che quotidianamente vengono denunciate dalle lavoratrici e dai lavoratori. Riteniamo irresponsabile questo atteggiamento di chiusura di fronte ad una situazione evidentemente drammatica, frutto di una mancata programmazione nei mesi precedenti alla seconda ondata». Cgil, Cisl e Uil invieranno quindi una formale comunicazione alla presidente della Regione Umbria ed al prefetto di Perugia, contenente le valutazioni sull'incontro, «sottolineando - è detto ancora nel comunicato - l'ulteriore chiusura di parte istituzionale e riconfermando quindi la richiesta di convocazione del tavolo conciliativo in prefettura». Prosegue intanto il percorso di mobilitazione itinerante avviata martedì a Spoleto: venerdì i sindacati saranno in presidio davanti all'ospedale Santa Maria di Terni, alle ore 10 e altri appuntamenti saranno programmati per la prossima settimana. «Resta urgente garantire al più presto non solo assunzioni di personale a tempo indeterminato - affermano i segretari di Fp Cgil, Fp Cisl e Uil Fpl, Tatiana Cazzaniga, Luca Talevi e Marco Cotone - ma anche un'organizzazione attenta del servizio sanitario, con l'opportuno coordinamento tra ospedali e territorio (con particolare riferimento a pediatri, medici di medicina generale, strutture socio sanitarie ed assistenziali, Usca e continuità assistenziale), garantendo a tutti gli operatori sanitari impegnati in prima linea la fornitura di adeguati e sufficienti dispositivi di protezione».

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