Niente reparto di Emodinamica all'ospedale di Orvieto: no dalla Regione

Niente reparto di Emodinamica all'ospedale di Orvieto: no dalla Regione
di Sergio Capotosti
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Mercoledì 1 Febbraio 2023, 08:54 - Ultimo aggiornamento: 09:11

TERNI Niente reparto di Emodinamica all'ospedale di Orvieto. La parola fine è stata scritta ieri. «Ipotesi non sostenibile per appropriatezza interventi e sostenibilità economica», ha sentenziato l'assessore Roberto Morroni rispondendo all'interrogazione del consigliere del Pd Fabio Paparelli per conto dell'assessore Luca Coletto, ieri assente al question time del Consiglio regionale. Malgrado sia stato ricordato che il Consiglio regionale annio addietro si era preso l'impegno di istituire un reparto di Emodinamica a Orvieto, l'assessore Morroni ha spiegato che non ci sono le condizioni, economiche e normative, per realizzare una struttura del genere. «Strutturare un laboratorio di emodinamica nell'ospedale di Orvieto, che - ha spiegato l'assessore Morroni - ha cronici problemi di reclutamento di medici cardiologi, non è sostenibile per l'appropriatezza degli interventi e per l'impegno economico che sarebbe richiesto. Infatti avremmo due emodinamiche - ha aggiunto Morroni riferendosi all'ospedale di Terni in un bacino inferiore a 300mila abitanti, cosa che non avrebbe i presupposti strutturali, organizzativi e funzionali per operare, e comporterebbe rischio per la qualità e la sicurezza delle cure. Inoltre non sarebbe sostenibile dal punto di vista economico la strutturazione e il mantenimento dei parametri strutturali, organizzativi e del livello di funzioni, anche rispetto al personale da garantire h24». Malgrado lo stop, la Regione ha spiegato che per gli interventi salva vita l'unica via che l'Umbria può percorrere, considerando la popolazione ridotta e la conformazione geografica, è quel del potenziamento della emergenza urgenza, via gomma e via aria.
«Un territorio come quello umbro orogeograficamente disagiato con aree interne come quella orvietana non ha bisogno di nodi hub delle reti per le patologie tempo dipendenti distribuiti in ospedali dove non sarebbero garantiti né standard di qualità e sicurezza né di efficienza economica, ma - ha spiegato l'assessore Morroni - ha bisogno di una rete di emergenza urgenza che garantisca i target di tempo di intervento attraverso la flotta dei mezzi di soccorso. Per questo è stata avviata la revisione della rete emergenza urgenza, con l'attivazione dell'elisoccorso umbro, per cui è stata attivata la convenzione con Enac per l'aeroporto di Foligno. Con questi interventi si può dare maggiore tempestività di risposta a eventi tragici, perché si possono indirizzare interventi appropriati in strutture sanitarie che garantiscono appropriati standard di cura e sicurezza». Insomma, Orvieto deve puntare sull'elisoccorso per accorciare le distanze con gli ospedali dotati di un reparto di emodinamica.
«Avete messo una pietra tombale sul laboratorio di emodinamica di Orvieto. Ne risponderete agli umbri. E la lettera lasciata dall'assessore Coletto contiene anche delle bugie. Non è vero che il Dm 70 sia così rigido rispetto ai parametri, che possono essere superati se siamo di fronte ad un'area marginale, come è Orvieto», il commento del consigliere Paparelli.
S. Cap.
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