Terapia del plasma, arriva
il via libera per il Santa Maria

Terapia del plasma, arriva il via libera per il Santa Maria
di Umberto Giangiuli
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Domenica 22 Novembre 2020, 09:33

TERNI L’ospedale è pronto, questione di qualche giorno e si parte. Anche al Santa Maria verrà adottata la terapia del plasma immune che andrà somministrata a tutti i pazienti colpiti dal Covid-19 che potranno così essere trattati con gli anticorpi della sostanza ricavata dal sangue, in grado, secondo recenti studi, di neutralizzare il virus o ridurre la carica virale. 
«Abbiamo ricevuto dall’istituto superiore della Sanità- spiega il responsabile delle clinica Malattie Infettive Michele Palumbo – l’autorizzazione a procedere, dopo aver presentato tutte le pratiche occorrenti per l’utilizzo del plasma. Con questo non è detto- tende a precisare- che tutti i malati di coronavirus potranno venire trattati con il plasma allo stesso modo. Ci sono dei protocolli ben precisi da rispettare ed anche accurate visite cui sottoporre i pazienti che hanno contratto il virus». Ormai, però, la sperimenta è realtà, anche perché questa terapia l’hanno già sperimentata altri ospedali, soprattutto al Nord, ed anche con ottimo successo. 
Anche a Terni si prevedono gli stessi risultati ottenuti. Augusto Scaccetti è il responsabile del laboratorio Immunologico dell’ospedale di Terni: «Abbiamo molte persone positive al Covid e guarite che si presenta al prelievo del sangue con il solo scopo di aiutare gli altri. Abbiamo numerose persone al giorno che si sottopongo alla donazione del sangue che, dopo apposito trattamento, viene selezionato anche in plasma». C’è da dire che il plasma immune è buono soltanto se donato da una persona che ha avuto il coronavirus ed è poi guarito. Sarà da attendere qualche giorno, poi il plasma immune potrà essere di aiuto ai tanti malati Covid ricoverati in terapia intensiva o semi-intensiva. 
«In alcuni casi il plasma ha fatto miracoli – riprende il dottor Scaccetti- con un netto miglioramento delle condizioni del malato.

Non tutti, però, reagiscono allo stesso modo, comunque sembra che il plasma immuni non abbia effetti collaterali e questo non è cosa da poco». Chi si è dato da fare per questa causa è l’Avis di Terni che non appena ha avuto sentore che il plasma poteva risultate vincente ha messo in campo una campagna di reclutamento e sensibilizzazione sulla donazione del sangue, da cui si ricava anche il plasma. «Ci siamo subito attivati facendo opera di persuasione – afferma il responsabile comunale dell’Avis Patrizio Fratini- ed abbiamo subito trovato una grande disponibilità delle persone che ha avuto il virus ma ne sono poi venute fuori, pronte a mettere a disposizione il loro plasma». «Ma c’è ancora molta disinformazione sul problema- conclude Fratini- alcuni esempi possono aiutare a capire meglio chi non può donare: Non possono donare le persone asintomatiche, le donne che hanno avuto anche una sola gravidanza e coloro che hanno ricevuto una trasfusione di sangue» Per donare sangue, da cui poi viene separato il plasma, telefonare per appuntamento al 0.744 -205.679 dal lunedì al venerdì dalle 11 alle 13.

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