PERUGIA - Chiusura anticipata di 5 ore per tagliare le “vittime” da gioco d'azzardo e un elenco di chi si impegna per un'Umbria No Slot. Sono queste alcune delle richieste contenute nell'ordine del giorno approvato ieri con 28 voti a favore dal consiglio comunale per impegnare concretamente l'amministrazione nella battaglia «per la prevenzione, il contrasto e la riduzione del rischio della dipendenza da gioco d'azzardo patologico».
L'odg è stato presentato dal gruppo Partito democratico: l'atto è stato illustrato in aula dal consigliere Marko Hromis che ha riferito come, secondo i dati forniti dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, «il gioco d’azzardo lecito in Italia è in considerevole aumento e ha generato nel 2021 un giro d’affari di 111,17 miliardi di euro, in aumento del 21% rispetto al 2020, posizionando il comparto “azzardo” al quarto posto per fatturato nazionale». Sempre secondo questi dati, in Italia, le sole slot machine «producono circa un quarto di miliardo di euro l’anno. Tale incremento è dovuto alla diffusione sempre più capillare di sistemi di gioco accessibili e alla crescita delle scommesse on-line». Secondo i numeri dell’Osservatorio nazionale sul gioco d’azzardo patologico, in Italia «ci sono circa 1,6 milioni di persone con problemi legati al gioco d’azzardo, di cui 200mila sono giocatori patologici; sempre nel 2021, secondo questi dati, il 42% dei giovani tra i 14 e i 19 anni ha giocato d’azzardo e il 9% di questi ha sviluppato dipendenza con ripercussioni negative sulla sfera socio-emotiva e relazionale».
Numeri che fanno spavento e per cui il Pd, seguito dall'ampissima maggioranza del consiglio, ha chiesto all'amministrazione di aderire alla campagna “Mettiamoci in gioco” per pubblicare sul proprio sito tutti i dati sul gioco d’azzardo lecito, ma anche rendere effettivo l’utilizzo dell’applicativo Smart e raccogliere ogni anno i dati comunali sul gioco d’azzardo.