PERUGIA - Un gioco tra una coppia consenziente. Foto e video hard realizzati per divertirsi in due, ma alla fine condivisi sui social per vendetta, perché uno dei partner ha detto basta. Il codice penale lo definisce diffusione illecita di immagini sessualmente esplicite, la cronaca lo riassume in revenge porn e la mica tanto sonnolente provincia umbra lo racconta come uno dei pochi casi in cui la vittima è un uomo. Non un ragazzino, come ha abituato purtroppo la pandemia, ma un uomo di 40 anni, rimasto ingabbiato in un rapporto che ora è finito in tribunale.
La storia arriva da un angolo di provincia perugina e regala uno spaccato se non incredibile certamente particolare. Una donna di 33 anni si iscrive a una chat di incontri. L'idea è quella di qualche ora di divertimento e niente più, nessuna Marta Flavi o ricerca di anime gemelle. E lì trova il quarantenne. All'inizio decidono di non incontrarsi, abitano troppo vicini, ci sono tanti rischi, quell'angolo è piccolo e la gente mormora. E l'uomo ha un rapporto fisso con una compagna da troppo tempo per buttare tutto all'aria per qualche conoscente che magari lo vede uscire da un albergo con un'altra. Ma la chimica tra i due è più forte della prudenza e della ragionevolezza. Così tra agosto e settembre i due si abbandonano ai loro istinti e iniziano un piacevole rapporto fatto di incontri occasionali, ma anche di qualche video e foto a luci rosse per mettere pepe all'attesa dei loro appuntamenti dal vivo.
Ma, come capita spesso, lei adesso vuole qualcosa di più. Il ruolo dell'amante focosa non le basta e quando un giorno, lo scorso novembre, lui deve correre dalla sua compagna perché si è fatto tardi, la 33enne esce fuori di testa.