Botta e risposta direttamente sui muri
mentre c'è chi pulisce un parco da solo

Botta e risposta direttamente sui muri mentre c'è chi pulisce un parco da solo
di Egle Priolo
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Lunedì 9 Settembre 2013, 13:50 - Ultimo aggiornamento: 18:50
PERUGIA - Guerre tra vandali e battaglie di civilt. In una citt bifronte, divisa tra chi sporca senza motivo e chi pulisce per tutti. Così ieri sul muraglione a copertura della galleria del minimetrò, dopo la Piaggia Colombata, è andata in onda una guerra tra incivili. Chi aveva rovinato il muro con scritte rosse, si è visto cancellare tutto con spray nero. L'estrema sinistra corretta dall'estrema destra, con frasi chiaramente politiche apparse l'8 settembre. Alla faccia dell'armistizio. Così, per dire, mentre corso Bersaglieri, festeggiava la ricorrenza con festoni tricolori, in diverse parti della città sono apparse scritte di disapprovazione sull'anniversario dell'armistizio del 1943, con frasi chiaramente riconducibili ad ambienti di estrema destra. Facile immaginare che la battaglia prosegua con nuovi scarabocchi che lavino l'onta sporcando i muri ancora di più. Non solo davanti alla piscina Pellini, ma anche in zona Rimbocchi, sul muraglione all'altezza della rotatoria Papa Giovani Paolo II. Per non parlare dei nuovi ghirigori apparsi alla stazione dove il Comune aveva da poco ripulito.



La bella impresa. Per fortuna, però, in città non ci sono solo incivili, ma anche persone che hanno a cuore il posto in cui vivono. Come Luca Cimaroli, tra i promotori del gruppo Perugia non è la capitale della droga, che sabato ha deciso di proseguire la battaglia anti degrado al parco della Cuparella. Tutto da solo. Anzi, con il supporto di Patrizia Fichelli che ha immortalato il lavoro del prima e del dopo. Come in una cura di bellezza. Niente cremine e impacchi, ma olio di gomito e sudore per pulire le scale che da via della Cupa portano al piano superiore del parco. Fino a sabato, il lato sinistro (a scendere) della scalinata era ricoperto per metà di erba invadente e sempre più selvaggia. Grossi ciuffi di lantana che, parafrasando Giordano Mangano e il suo intervento all'assemblea di piazza Grimana, «i turisti vedono».Allora Luca si è rimboccato le maniche e dopo qualche ora, la magia: scale pulite e sicure. Niente più rischio che, magari, in mezzo al verde spuntasse una siringa, per la sicurezza di tutti, a partire dai bambini.E in rete, Luca ha postato le foto della sua impresa: solo il prima e il dopo, con in mezzo tutti i complimenti di chi ha gradito il regalo alla città. Qualche polemica per chi dovrebbe far pulire queste aree al posto dei cittadini, ma soprattutto un grazie per questo atto volontario e generoso. Per tutti vale il complimento di Andrea: «Questo si chiama lavorare per la propria città. Di nuovo: chapeau».
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