Il caso è scoppiato alla conta dei voti degli altri tre candidati. L’avvocato Ruggero Stincardini proposto dal presidente del consiglio comunale, Nilo Arcudi, l’architetto e ingegnere Massimo Mariani proposto da Fratelli d’Italia e l’influencer Mariano Di Vaio che arriva da una proposta del capogruppo di Forza Italia Giacomo Cagnoli, dopo un confronto anche con il sindaco Andrea Romizi. Posizioni distillate in commissione Albo d’oro dai cui spifferi era emerso che il consiglio di ieri pomeriggio prometteva scintille. E scintille sono arrivate.
Chiamata nominale, scheda nell’urna con voto segreto e seduta segreta. Su Carlo Pagnotta nessun dubbio. A parte un voto con una scheda che sarebbe uscita con su scritto “no lista” che indicava la volontà di non votare alcuno dei quattro indicati. Quindi scheda annullata. Pagnotta passa l’asticella del quorum a 22 voti (i due terzi) senza colpo ferire.
I conti non tornano quando si fa lo scrutinio degli altri tre perugini illustri da inserire nell’Albo d’oro. Radio urna racconta che a Mariano Di Vaio è mancato un solo voto per raggiungere il quorum, così per Mariani: due i voti mancanti per Stincardini. Già i rumor rimettevano sul toto nomi dell’Albo d’oro la sfida infinita tra gli eletti di Perugia Civica, Nilo Arcudi e Massimo Pici. Già lo scorso anno Arcudi aveva puntato su Stincardini, ma poi era passata una quaterna senza il suo nome.
Si racconta di un’opposizione che ha storto la bocca sul nome dell’influencer-imprenditore da milioni di followers Mariano Di Vaio, anche se poi su quel nome pare che ci fosse la possibilità di far quadrare i conti. Più complesso il conteggio (e l’analisi dei veti) su Stincardini. Sul terzetto proposto dalla maggioranza sono mancati tutti i voti dell’opposizione: muro e basta. Ma la maggioranza stessa, fresca del passaggio nel centrodestra della Morbello e con la stampella di lungo corso Mori (Italia Viva), doveva comunque avere i numeri per anestetizzare non solo il derby Arcudi-Pici sul nome di Stincardini. Invece c’è scappato lo scivolone (che qualcuno interpreta come qualche lungo coltello, almeno in un gruppo, in vista del doppio appuntamento Comunali-Regionali dell’anno prossimo) che martedì lascerà la scena della Sala dei Notari soltanto per il grande Carlo Pagnotta che si appresta a festeggiare i 50 anni della sua creatura.
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