«Augusto sarebbe stato contento»
Dopo due anni l'Arco etrusco restituito a Perugia

«Augusto sarebbe stato contento» Dopo due anni l'Arco etrusco restituito a Perugia
di Egle Priolo
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Domenica 21 Dicembre 2014, 12:46 - Ultimo aggiornamento: 13:04
PERUGIA - «Ho pensato che Augusto sarebbe stato contento. Così ragionavano i classici per recuperare la loro storia».

Da un imperatore al re del cachemire e con questa benedizione di Brunello Cucinelli ieri l'Arco etrusco (o Arco di Augusto) è stato restituito alla città. Dopo due anni di lavori e l'investimento di 1,3 di milioni per il restauro interamente finanziati dal re di Solomeo, ieri ad ammirare il suo regalo a Perugia con la moglie Federica e le figlie, orgogliosissime, Camilla e Carolina. Una festa di popolo, con centinaia di cittadini arrivati per il taglio del nastro, tra l'Inno di Mameli suonato dalla banda musicale, il club Unesco Perugia Gubbio e i bambini che stringevano le bandierine rosse col Grifo.



Dai balconi di piazza Grimana c'è chi ha seguito l'inaugurazione con il binocolo affacciati ai balconi, anche se adesso alla scritta “Augusta Perusia” aggiunta in età romana è stato restituito il rosso che la rendeva visibile anche da lontana. Duemila anni di storia per una delle porte principali della città e quello che è stato definito il secondo restauro di un bene storico e artistico, dopo il Colosseo, realizzato con i soldi di un mecenate privato.

Si capisce quindi l'orgoglio di Cucinelli che tutti cercavano per un ringraziamento. Compresa l'estimatrice che lo ha seguito fino a palazzo dei Priori per consegnargli un regalo in segno di gratitudine. Con tanto di inchino e rossore all'offerta di un bacio di re Brunello. E ieri, prima sotto l'Arco etrusco e poi nella sala dei Notari, c'erano davvero tutti. Dal sindaco Andrea Romizi alla presidente Catiuscia Marini che hanno partecipato al taglio del nastro (i pezzi sono andati a ruba come ricordo della giornata), più quasi tutta la giunta comunale e diversi assessori regionali. C'era il rettore Giovanni Paciullo e il presidente della Fondazione Cassa di risparmio di Perugia Carlo Colaiacovo. In prima fila, il prefetto Antonella De Miro, il questore Carmelo Gugliotta, il comandante provinciale dei carabinieri Cosimo Fiore e, tra gli altri, gli onorevoli Walter Verini e Adriana Galgano. In una strapiena sala dei Notari, Romizi ha consegnato a Cucinelli i sigilli della città «per una generosità che va letta prima di tutto come un atto d'amore per Perugia». Alla manifestazione, coordinata da Giuliano Giubilei, vice direttore del Tg3, hanno partecipato anche il sottosegretario Ilaria Borletti Buitoni e i vertici degli organi periferici del Mibact: il direttore regionale Scoppola ed i soprintendenti Di Bene e Pagano. Tanta gente, ma Cucinelli parla semplice: «Se oggi ci fosse qui l'imperatore Augusto, direbbe grazie a tutti».



Il sorriso di Boccali e lo striscione degli Ingrifati. «Dov'è Boccali? Voglio la foto con lui sotto l'Arco». È Brunello Cucinelli a guardarsi intorno e a cercare con lo sguardo in piazza Grimana il sindaco a cui ha raccontato il sogno di restaurare uno dei simboli della città. La fascia tricolore ieri ce l'aveva Romizi, ma Cucinelli ricorda il primo grazie dal Comune. E Wladimiro Boccali, l'ex sindaco, ieri si è riaffacciato a palazzo dei Priori. Tanti abbracci anche per lui, tanto da non riuscire a farlo mettere seduto. Su un posto assegnato in un'ingenerosa seconda fila che un garbato cerimoniale avrebbe forse consigliato di evitare. Ma Boccali ha sorriso e si è gustato il ritorno dell'Arco. Come tutti i cittadini di Perugia.



Compresi i tifosi del Grifo che hanno voluto esprimere la loro soddisfazione per il recupero di questo importante monumento cittadino. Con gli Ingrifati che hanno salutato l'Augusto Cucinelli con uno striscione esposto in curva Nord durante la partita di ieri con il Pescara: «Tra queste mura il nostro passato, Arco etrusco bentornato. Grazie».

Il progetto di restauro è stato elaborato dal Comune di Perugia e dal ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo con i suoi organi periferici.