Quella della rubricatura è una tecnica largamente impiegata nel mondo romano, utile a rendere più leggibile il testo. La scoperta assume pertanto notevole interesse scientifico, in quanto rileva un particolare assolutamente inedito e sconosciuto del monumento, di cui è in corso il restauro e la pulitura.
La superficie lapidea del travertino presenta inoltre un velo residuo di scialbatura, composta da un leggero strato di latte di calce, steso a scopo protettivo sulle superfici dei monumenti.
In un interstizio tra due blocchi, all’altezza di circa due metri dalla superficie stradale, era situata, protetta da malta, una moneta risalente agli inizi del XVI secolo. La successiva pulitura, indispensabile per le cattive condizioni conservative, ne ha consentito la datazione, oltre a rilevare ulteriori informazioni. In particolare sono appena leggibili le parole Augusta Perusia e, sull’altra faccia, la menzione a Sant’Ercolano con il Grifo perugino.
I lavori sono a cura del Comune di Perugia, Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici dell’Umbria, Soprintendenza per i beni archeologici dell’Umbria, Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici dell’Umbria. La direzione scientifica è di Luana Cenciaioli. Restauri di Adamo Scaleggi.
L’intervento è interamente sostenuto dalla Fondazione Brunello Cucinelli.
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