Orvieto. La sfida tra i candidati a sindaco è sulla sanità

Orvieto. La sfida tra i candidati a sindaco è sulla sanità
di Monica Di Lecce
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Mercoledì 6 Marzo 2024, 12:43

ORVIETO L'asso nella manica lo cala la sindaca uscente, Roberta Tardani: «E' stato aggiudicato l'appalto integrato per la Casa della comunità e l'ospedale di comunità. Entro il 2026 saranno completati». La notizia arriva nel corso del primo confronto pubblico tra i candidati sindaco organizzato dall'associazione PrometeOrvieto sulle problematiche della sanità. La delibera dell'Usl Umbria 2 porta la data del 5 marzo e gli organizzatori scherzano con la sindaca per la tempistica "fortunata" con la quale è arrivato l'atto. Tardani, candidata sindaca del centrodestra, è l'ultima a parlare dopo Roberta Palazzetti di Proposta civica e Stefano Biagioli del centrosinistra. E' al secondo giro di interventi che non mancano le "punzecchiature". Ad aprire le "danze" è Roberta Palazzetti che, dopo aver rimarcato l'attrattività dell'ospedale di Orvieto rispetto all'alto Lazio e alla bassa Toscana, sottolinea come questo sia trattato da ospedale di confine con i medici che se ne vanno e una carenza di organico. Solleva la questione delle liste d'attesa, chiede dove sono gli investimenti annunciati e sulla Casa di comunità parla di ritardi e dice che «va riprogettata la Casa della salute che non si farà». Proprio le problematiche della sanità hanno spinto il medico di famiglia Stefano Biagioli a candidarsi, come rivela lui stessi. «Negli ultimi anni la situazione è precipitata drasticamente afferma i problemi sono aumentati». Parla di una mancanza di organizzazione e solleva una serie di dubbi sulla Casa della comunità. «Se con il personale non riusciamo a coprire i turni dell'ospedale si chiede chi metteremo lì. Quella rischia di rimanere una bella struttura vuota». La sindaca Tardani sulle liste d'attesa dice che la situazione era così anche nel 2016 e che il Covid ha contribuito ad aumentare i problemi ma sulla Casa di comunità è chiara: «Non possono sentire non funzionerà mai afferma questa è un'occasione che non possiamo perdere. Dobbiamo riprendere le redini della questione: il mio impegno sarà che questa struttura funzioni, consapevole della necessità che si realizzi». Ricorda come anche sull'elisoccorso inaugurato qualche giorno fa ci siano state critiche «ma rivela il primo volo è stato fatto proprio a Orvieto». Secca la replica di Roberta Palazzetti: «Il primo volo dell'elisoccorso afferma è stato per un caso d'infarto che per fortuna è avvenuto di giorno, se fosse stato di notte (l'elisoccorso non è attivo di notte ndr.) il paziente sarebbe morto. Si parla della casa della salute, della telemedicina che non è mai entrata in funzione. Gli orvietani sono in gambissima perché hanno resistito a promesse fatte da 12-15 anni». Biagioli insiste invece sugli «errori macroscopici a livello organizzativo». Il dibattito si conclude ma non è che l'inizio.

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