Ventenne ucciso per vendetta:
«Ergastolo a Menenti padre e figlio»

Ventenne ucciso per vendetta: «Ergastolo a Menenti padre e figlio»
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Giovedì 2 Aprile 2015, 17:42 - Ultimo aggiornamento: 3 Aprile, 11:00
PERUGIA - Al termine di una durissima requisitoria, il procuratore aggiunto Antonella Duchini e il sostituto procuratore Gemma Miliani formulano una richiesta altrettanto dura: ergastolo per Riccardo e Valerio Menenti.



Questa, al termine di una lunghissima requisitoria, la richiesta avanzata dunque dalla Procura nei confronti di padre e figlio considerati dall'accusa rispettivamente l'autore materiale e il mandante dell'omicidio di Alessandro Polizzi, avvenuto nella notte tra il 25 e 26 marzo del 2013 in via Ricci a Perugia.



Dunque, come già era emerso tanto dalle indagini quanto anche nella prima parte di requisitoria di lunedì scorso, per l'accusa padre e figlio hanno le stesse responsabilità in merito all'omicio di Alessandro Polizzi e al tentato omicidio di Julia Tosti, di la fidanzata di Alessandro, colpita dalla stessa pallottola che uccise Alex in quella notte di marzo quando un uomo col volto coperto (Riccardo Menenti) entrò nell'appartamento sparando sui due ragazzi che stavano dormendo insieme.



Oltre ai due ergastoli, i pm Duchini e Miliani hanno chiesto alla Corte di trasmettere gli atti alla Procura per falsa testimonianza, nei confronti dell’allora fidanzata di Valerio Menenti, che secondo l’accusa gli ha fornito un falso alibi. La ragazza disse di essere stata con Valerio in ospedale quel pomeriggio in cui, invece (subito dopo la terza aggressione da parte di Polizzi nei suoi confronti), secondo le indagini era stato sentito dalla commessa di un compro oro parlare al telefono e spiegare i suoi piani di vendetta nei confronti di Polizzi. Falsa testimonianza perché, hanno spiegato i pubblici ministeri, le celle telefoniche hanno agganciato il cellulare della ragazza in zona Deruta.





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