Omicidio Polizzi, Menenti in aula:
«Non sono un mostro»

Riccardo Menenti
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Lunedì 27 Giugno 2016, 21:02
PERUGIA - «Mi hanno dipinto come un mostro, non credo che lo si possa diventare ipso facto». Così Riccardo Menenti, già condannato all'ergastolo in primo grado per l'omicidio di Alessandro Polizzi, in aula per il processo d'appello. Menenti, che è stato condannato insieme al figlio Valerio, ha aggiunto: «Vorrei dire che, dopo la terza aggressione a mio figlio, ho perso il controllo. Non ho ragionato lucidamente, la responsabilità di quanto è accaduto è solo mia. Quella notte decisi di andare a dare una lezione a quel ragazzo ma è andata male e per questo ho una profonda costernazione». 
Alessandro Polizzi venne ucciso la notte del 26 marzo 2013, per l'omicidio in primo grado Riccardo Menenti è stato condannato all'ergastolo e il figlio Valerio a 27 anni. Il procuratore generale Dario Razzi al termine della sua requisitoria dinanzi alla Corte d'assise d'appello ha chiesto la conferma della sentenza di primo grado.
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