«Beffata da uno squattrinato, non vendo
casa ma l'agenzia vuole 8mila euro»

«Beffata da uno squattrinato, non vendo casa ma l'agenzia vuole 8mila euro»
di Ilaria Bosi
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Mercoledì 13 Novembre 2013, 20:53 - Ultimo aggiornamento: 21:02
SPOLETO – Casa: odissea di una compravendita: finisce in tv il caso di una bancaria spoletina che si rivolta a un’agenzia immobiliare e, oltre a non chiudere un affare che sembrava fatto, dopo un anno si vista presentare il conto della provvigione, con tanto di pignoramento.

È una storia dai rivolti kafkiani quella raccontata a Mi Manda Rai Tre dalla signora Ilaria, accompagnata negli studi Rai dal suo legale, avvocato Luca Sbardella.

Una vicenda che la stessa conduttrice del programma di servizio Rai, Elsa Di Gati, ha definito incredibile.

«Tutto è iniziato nel 2011 – ha raccontato Ilaria - quando ho dato mandato a un'agenzia immobiliare spoletina di vendere la mia casa». Una scelta, ha contestualizzato la bancaria, dettata soprattutto dall’imminente arrivo della seconda figlia e della necessità di trovare un’altra sistemazione più vicina al posto di lavoro.

«Dopo mesi di contatti non andati a buon fine – prosegue il racconto - mi è stato presentato un potenziale acquirente, che l’agente immobiliare mi ha descritto come sicuro, solvibile, con disponibilità liquide in conto. Un'occasione unica in una situazione di crisi generalizzata e quindi da non perdere - come sottolineò la stessa agente immobiliare - vista la difficoltà generale di accesso al credito e quant’altro».

Ilaria ha raccontato a Mi Manda Rai Tre tutte le peripezie vissute per la vendita della casa, a partire dalla prima visita del potenziale acquirente.

«Nei giorni successivi – è ancora il suo racconto - l'agenzia mi ha comunicato che questa persona intendeva acquistare l'immobile. Concordammo con l'agente che l'acquirente al momento della sottoscrizione del contratto preliminare avrebbe dovuto versare una caparra per confermare».

È l’inizio di un incubo.

«Mi reco all'appuntamento per la firma della promessa di acquisto – racconta Ilaria - l'acquirente appone la sua firma sul documento del preliminare, così come faccio io. Ma subito dopo la firma il potenziale acquirente dichiara di non avere titoli in mano per versare la caparra: morale della favola la casa non è stata venduta e non ho mai preso neanche la caparra e quanto mi spettava per legge».

Sventure finite? Assolutamente no.

«La vendita non c’è stata, ma in compenso l'agenzia immobiliare mi ha fatto recapitare dopo un anno un atto con cui mi intimava di pagare (senza mai aver presentato una fattura, tra l'altro) circa ottomila euro, più le spese legali».

Un’altra doccia fredda, che la bancaria spoletina ha vissuto malissimo: «Sono arrivata a pesare 39 chili», ha raccontato, spiegando che l’odissea ha inevitabilmente avuto ripercussioni su tutta la famiglia, figli compresi.

«Questa spiacevole vicenda – ha raccontato – mi ha comportato anche il pignoramento di un quinto dello stipendio e del tfr per due mesi, finché il giudice non ha concesso una sospensiva».

L’avvocato presente in trasmissione, oltre allo spoletino Sbardella, e lo stesso presidente della Federazione italiana agenti immobiliari professionali, Paolo Righi, sono rimasti allibiti dal racconto. Anzi, quest’ultimo ha preso fermamente le distanze dall’accaduto, dicendo di non considerare assolutamente un collega chi si comporta in questo modo.

In trasmissione è spuntato anche un documento che la bancaria sostiene di non aver mai firmato e sul quale l’agente immobiliare avrebbe fatto leva per avanzare la sua pretesa. La conduttrice, per dar modo ai telespettatori di farsi un’idea sull’autenticità di quella firma, ha anche mandato in onda quella contestata, raffrontandola con una indubbiamente autentica.

«Ho voluto raccontare questa storia – ha detto Ilaria – affinché a nessun altro capiti quello che è accaduto a me e che è davvero devastante».

La conduttrice ha specificato di aver invitato in trasmissione l’agente immobiliare in questione, la signora Carolina, «che in un primo momento ha preso tempo per riflettere – ha detto la Di Gati – poi ci ha fatto sapere attraverso il suo legale di non voler partecipare al confronto fino a che non si concluderanno i procedimenti civili e penali avviati».

La trasmissione è andata in onda lunedì 11 novembre ed è possibile seguirla integralmente sul sito www.mimandaraitre.rai.it, cercando nella sezione archivio puntate.
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