La richiesta è del Consiglio di stato, che si pronuncia così sulla lunga e travagliata vicenda giudiziaria del Tiro a Volo di Marmore.
Tutto inizia nel lontano 2013, quando alla società Cts Poligoni di tiro, concessionaria del diritto di superficie sull’area di Marmore concesso dal Comune di Terni, viene notificata l’ordinanza di sospensione dei lavori, che contesta presunti abusi edilizi.
Contro il provvedimento l’avvocato Giovanni Ranalli, legale della Cts, ha depositato un’articolata memoria ma il Comune, pur rilevando la piena legittimità e conformità del manufatto ubicato all’ingresso della cava, ha ordinato “di demolire le opere abusive e di ripristinare lo stato dei luoghi”.
Un provvedimento impugnato dalla Cts di fronte al Tar, con richiesta di sanatoria al Comune. La vicenda finisce di nuovo di fronte al tribunale amministrativo regionale, che dà torto ai gestori del Tiro a volo, il cui legale fa appello al Consiglio di Stato. Che ora ordina una perizia che metta la parola fine al contenzioso che va avanti da 7 anni.
“Grazie al Consiglio di stato sarà possibile fare definitivamente chiarezza sull’esistenza ovvero no di difformità edilizia e sulla possibilità ovvero no di regolarizzarla” dice l’avvocato Giovanni Ranalli.
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