Terni, niente festa di Halloween, Fatale: «Divieto implicito nel Dpcm»
I baristi: «Le nostre vetrine addobbate sono una speranza»

Terni, niente festa di Halloween, Fatale: «Divieto implicito nel Dpcm» I baristi: «Le nostre vetrine addobbate sono una speranza»
di Aurora Provantini
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Venerdì 30 Ottobre 2020, 12:03 - Ultimo aggiornamento: 15:29

TERNI Anche se nessuna ordinanza del Comune di Terni vieta di festeggiare Halloween, quest’anno la tradizionale notte delle streghe e dei mostri, non sarà di quelle da ricordare. Con i locali chiusi alle 18 e con le raccomandazioni di Conte a restare in casa, senza sognarsi lontanamente di invitare amici o conoscenti, i giovani non andranno nelle piazze e i bambini non potranno bussare alle porte di nessuno per fare «dolcetto o scherzetto». No, a Terni non arriva alcuna ulteriore misura restrittiva che riguardi la notte di Halloween: «è sufficiente il Dpcm del 25 ottobre» – spiega l’assessore al commercio Stefano Fatale. Nonostante tutto le vetrine di negozi, di supermercati e di bar, debordano di zucche, ragni, fantasmi, cappelli da strega e altri addobbi in tema. «Crediamo che soprattutto nei periodi più bui, si debba reagire e fare di tutto per alleggerire la situazione con piccoli gesti che inneggino al desiderio di tornare presto alla normalità» – dichiara Alessandro Sani, del Caffè del Corso, che si è circondato di ragni e ragnatele. «La nostra categoria è tra quelle più colpite dalla pandemia in generale e dalle ultime disposizioni del Governo in particolare». Stefano Amici, della pasticceria Pazzaglia, spiega che «il lavoro dei pubblici esercizi è calato dell’80% rispetto all’anno precedente». «Far chiudere un bar alle 18 o farlo chiudere alle 15 è la stessa cosa, perché dopo la colazione e la pausa pranzo, le nostre attività si reggono sugli aperitivi, serviti in sicurezza come da protocolli anti Covid-19». «Andremo avanti con grinta e passione fino a quando ce la faremo – dicono in coro i titolari dei bar della città – ma intanto le nostre maestranze sono preoccupate, perché non potranno lavorare come prima». Molti genitori si sono organizzati preparando dolci arancioni o a forma di fatasmini, acquistando qualche piccolo decoro presso i supermercati, che li hanno messi addirittura in offerta. «Ma le caramelle non si vendono» – dice Stefano Amici – «perché la notte di Halloween si è spenta». «Noi baristi comunque proseguiremo nella logioca di rallegrare la gente preparandoci a riepire i nostri locali di addobbi natalizi subito dopo le festa di Ognissanti» - assicura Sani. 

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