Confcommercio all’attacco: «Non servono
azioni spot, ma una pianificazione urbanistica»

Confcommercio all’attacco: «Non servono azioni spot, ma una pianificazione urbanistica»
di Aurora Provantini
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Giovedì 10 Settembre 2020, 08:34
TERNI «Le serrande che si abbassano e le grosse catene che si spostano dal centro, evidenziano la sofferenza delle attività commerciali. Da tempo chiediamo al Comune di Terni di operare scelte immediate e politiche innovative volte a sostenere il commercio nei mutati contesti economici e sociali. E’ arrivato il momento di dire basta agli interventi sporadici, riguardanti solo iniziative di animazione estemporanea. Serve agire bene e subito, per una chiara visione di città, definendo nuove politiche integrate che rendano il contesto urbano maggiormente attrattivo». Stefano Lupi, presidente di Confcommercio, interviene su un tema centrale per l’economia del territorio e la qualità della vita dei suoi cittadini. 
«I processi di rigenerazione urbana sono una necessità ed una opportunità – argomenta Lupi - da realizzarsi con un approccio integrato tra interventi edilizi ed urbanistici, scelte di accessibilità e mobilità, misure di rivitalizzazione del tessuto economico e sociale. Il commercio ed i servizi di prossimità svolgono un ruolo importante anche per l’inclusione delle categorie più deboli, affiancandosi con titolarità allo sviluppo di un manifatturiero dinamico ed innovativo». 
Stante il quadro di finanza locale è indispensabile, secondo Lupi, ricercare forme di partenariato pubblico-privato. «Per questo tipo di politiche attive, ci sono risorse economiche importanti a partire dai fondi della programmazione comunitaria 2021-2027, fino agli interventi relativi al Piano Periferie o al futuro Recovery Fund». «Registriamo ad oggi mancate risposte ed incomprensibili silenzi» – sbotta Lupi. 
«Siamo ancora in attesa dell’atto di programmazione urbanistico commerciale in materia di medie e grandi superfici di vendita. Atto dovuto, ormai da anni, per dare attuazione alla vigente legge regionale sul commercio, oltre che passaggio importante nelle strategie in materia di sostegno al piccolo commercio cittadino». Nessuna evidenza per la definizione di nuovi processi di rigenerazione urbana che innescherebbero potenzialità di ripresa e sviluppo per il piccolo commercio del centro, come la mancata risoluzione della vicenda del vecchio Mercato Coperto. «Poco incoraggiante è anche la questione del temporaneo trasferimento del mercatino infrasettimanale. L’area Staino ha evidenziato limiti sia per gli operatori che per i cittadini. A nostro avviso – conclude Lupi - la soluzione è da individuare nel centro città: Corso del Popolo e parte di Largo Frankl».
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