Terni. Maxi rissa al Luna Park tra baby gang

Terni. Maxi rissa al Luna Park tra baby gang
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Mercoledì 13 Dicembre 2023, 07:39

TERNI Francesca è stata chiamata dalla figlia quindicenne sabato pomeriggio per farsi venire a prendere al Luna park di vocabolo Staino perché era appena scoppiata una maxi rissa: «Al telefono era impaurita - racconta la donna che abita a poca distanza- e quando sono arrivata poco dopo a bordo della mia auto ho visto almeno una quarantina di ragazzi indemoniati che si stavano affrontando tra le giostre, ho visto intervenire alcune persone adulte, presumo appartenenti ai giostrai, che li hanno divisi con fatica e fatti scappare, ma la cosa più grave è che non erano presenti le forze dell'ordine, non c'erano vigili urbani, polizia o carabinieri e poteva accadere di tutto». Francesca, col cuore in gola, ha visto arrivare la figlia con un'amica di corsa, le ha fatte salire in auto e riportate a casa, ma l'amarezza per quanto visto rimane: «Non è possibile - conclude la mamma- che Terni sia diventata così pericolosa per i nostri figli, ho paura anche a farle fare una passeggiata in centro dopo i gravi episodi accaduti, la stessa paura di tanti altri genitori».

Infatti, si tratta dell'ennesimo grave episodio stavolta accaduto non in centro ma in un luogo di aggregazione che ogni settimana vede arrivare centinaia di ragazzi attratti da decine di giostre. A scontrarsi due bande con nomi precisi, "Zona 7" e "Zona 31, formate da minorenni, ragazzi e ragazze, molti dei quali stranieri, che negli ultimi mesi si sono rese protagoniste di risse, aggressioni e rapine, tanto che alcuni dei componenti stati denunciati o addirittura finiti in carcere e con il questore che ha già emesso dei Daspo Urbani, ancora senza i risultati sperati. Sabato pomeriggio intorno alle 18 si sono ritrovate a vocabolo Staino, prima gli insulti a distanza, poi alcuni di loro sono passati alle vie di fatto con decine di ragazzi a fare da spettatori, con la paura di finire coinvolti loro malgrado. Come accaduto ad un gruppetto di giovani disabili portati alle giostre per passare un pomeriggio spensierato, solo la prontezza di riflessi dei loro tre accompagnatori ha evitato che venissero travolti dai giovanissimi contendenti. Tutto si è svolto nel giro di pochi minuti, non ci sono stati feriti e tutto si sarebbe concluso con spintoni e schiaffi.
Francesca è una delle centinaia di genitori che hanno firmato una petizione indirizzata al sindaco Stefano Bandecchi, al prefetto di Terni, Giovanni Bruno, e al questore Bruno Failla con la quale "sollecitano le istituzioni al fine di ottenere maggior sicurezza e controllo del territorio che negli ultimi tempi è stato bersaglio di aggressioni e violenze poste in essere da giovani ragazzi, le cosiddette baby gang". Circa cinquecento firme prese davanti alle scuole, ma anche casa per casa, che saranno consegnate nei prossimi giorni.
Baby gang formate soprattutto da nordafricani e sudamericani, tutti giovanissimi, alcuni vivono in case famiglia altri sono nati a Terni con i genitori perfettamente integrati. Molti di questi vanno regolarmente a scuola, altri invece sono disoccupati e hanno precedenti per spaccio e reati contro il patrimonio. Con loro ragazze giovanissime. Una di queste gang da tempo staziona nei pressi di via Lanzi ed quella coinvolta in aggressioni e rapine a giovani ternani che hanno avuto solo la colpa di imbattersi nello loro strada. Tra di loro anche pusher, basta ricordare che pochi giorni fa un minorenne straniero è stato trovato con un chilo di droga nella casa famiglia dove vive da mesi.
«Non possiamo girarci dall'altra parte - dice Roberta, mamma di due adolescenti e tra le firmatarie della petizione - quello accaduto nei mesi e nelle settimane scorse con ragazzi picchiati e rapinati da bande organizzate e pericolose non deve più accadere, non possiamo arrenderci all'idea che i nostri figli siano costretti a rimanere a casa perché uscire anche nel pomeriggio diventa pericoloso».
 

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